08/06/24

L’ultima notte, prima di andare, quando il nostro convivere era disarmante anche per le stelle, ho confidato i miei respiri alla sciocca luna che sembrava impiccata nel cielo. Avevo fame, ancora fame, ancora una volta il nostro romanzo incompiuto, molti paragrafi, capitoli, molte parole, molte correzioni, nessuna voglia di dormire, nessuna fotografia da trascinarmi dietro […]. Così sono uscito che sembrava luce, ma era soltanto un altro cielo.

“Ho tutto il tempo che serve”,
Gianluca Nadalini