Nell’universo non c’è nulla che davvero ci assomigli, noi stessi non ci assomigliamo, e ogni forma di identificazione non è, in fin dei conti, che il casuale sovrapporsi di ombre fuggitive. Ogni perdita d'innocenza aumenta in noi il senso desolante dell'estraneità di quel mondo che l'anima si ostina a scambiare per la propria casa.
“Due vite”,
Emanuele Trevi