30/11/17

"Messaggi dentro la bottiglia, sono,
i libri.
Sperando che qualcuno arrivi,
guardandoti negli occhi,
dicendoti, senza parole,
che è venuto a salvarti."

"Berliner Blues",
Giovanni Bogani

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"Il mio cercarti, il tuo cercarmi, è la ricerca di ciò che non può essere trovato. Solo l’impossibile vale lo sforzo. Quel che perseguiamo è l’amore in sé, che talora si rende manifesto in forma umana, ma solo per spingerci oltre la nostra umanità, verso l’istinto animale o la gloria divina. L’amore che perseguiamo è più forte della natura umana: ha in sé una sfrenatezza e una magnificenza a cui aneliamo più che alla vita stessa. L’amore non calcola il rischio, né per sé, né per gli altri. Niente è crudele come l’amore. Non esiste amore che non trafigga mani e piedi. Il semplice amore umano non ci appaga, anche se ce lo facciamo bastare.
È come se ci accampassimo ai margini del deserto: accendiamo fuoco e lume fino a notte alta e raccontiamo le storie di questi amanti perduti e vinti.
Il deserto non si addomestica. Attende, bello e terribile, in agguato, dove il fuoco del bivacco non può arrivare. Qualcuno, spinto dall'assillo di leggere la mappa di se stesso, di quando in quando si alza e se ne va, sperando che il tesoro sia nascosto veramente più oltre, in attesa (...).
Per amore vale la pena morire, per amore vale la pena vivere. Il mio cercarti, il tuo cercarmi, vanno oltre la vita e la morte per trasformarsi in un alto grido nel deserto."

Jeanette Winterson,
"The Powerbook"

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"A volte mi domando se uomini e donne siano veramente fatti gli uni per le altre. Forse dovrebbero soltanto vivere nella casa accanto e farsi visita di tanto in tanto.“

Katharine Hepburn
(1907 - 2003)

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29/11/17

"In questo modo di fare voi donne siete proprio insuperabili. Prima razionali al punto da non potervi contraddire, poi affettuose tanto da indurci volentieri alla resa, quindi in grado di ostentare una sensibilità tale che non vi si vuol ferire, e infine perspicaci da far paura."

"Le affinità elettive",
Johann Wolfgang Goethe

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"Cos’è il mare? Distanza smisurata
di larghi movimenti e di maree,
come un corpo assopito che respira?

O questo che da presso ci raggiunge,
battito blu su spiaggia scintillante,
dove l’acqua si fa aerea spuma?

Amore è forse la scossa che percorre
turgide vene nel rossor del sangue
e tende i nervi come fosse lama?

O forse questo gesto indefinibile
che il mio corpo trasporta verso il tuo
quanto il tempo ritorna al suo principio?

Come il mare, l’amore è pace e guerra,
ardente agitazione, calma profonda,
lieve sfiorar di pelle, unghia che segna."

José Saramago,
"Analogia"

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28/11/17

"Le tue gambe sono lo scontro di due folgori,
di due spleen,
di due lentissimi fiumi."

Vítězslav Nezval

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"Una volta, ti scongiuro… Una come due.
Spogliati sempre due volte.
Una per restare nuda.
Una per rivestirti."

Gianluca Nadalini

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"E' di notte che è bello credere alla luce."

"Chantecler",
Edmond Rostand

(Alberto Buzzanca photography)

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27/11/17

"La mia donna ideale deve pensare e pensarmi addosso, insegnarmi i suoi punti di vista e costringermi a metterli in discussione. Questo paradossale sesso mentale estremo, estremamente appagante, propizio poi per fare anche l’amore."

Gianluca Nadalini

(Alberto Buzzanca photography)


 
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"Di certe idee,
Di certe voglie,
Di certi progetti,
Di certi bisogni,
Di certi incontri,
Amo la prepotenza."

Charles Baudelaire,
"I fiori del male"

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26/11/17

"Tu sai
come baciarmi dentro
mordermi dalle costole le ali che fanno male.
Voglio strade che dormono vuote
mentre io resto insonne
a chiedermi se godi o tremi
lontano dalla mia notte.
Il mio corpo disabitato gocciola resina,
ho fiori sulla fronte e brina
e mille pianure che cantano di te."

  Paola Casulli

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“Tra il credere ed il non credere c’è uno spazio intermedio, una specie di intercapedine in cui vivono gli sguardi inquieti. Ero colta da una grande estraneità. La dimensione in cui mi muovevo era mia e di nessun altro. C'era la realtà e c'erano i pensieri. Tra questi due spazi l’intercapedine della poesia. Era lì che vivevo, distante e vicinissima, né sopra, né sotto, ma accanto alle cose."

Anaïs Nin

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"Cara Anna,
ho forse detto che gli esseri umani possono essere archiviati in categorie? Allora, se l’ho detto, lasciami fare una precisazione: non tutti gli esseri umani. Tu mi sfuggi. Non riesco a classificarti, non riesco ad afferrarti. Posso indovinare, nove volte su dieci, a seconda delle circostanze, posso prevedere le reazioni, quelle nove volte su dieci, dalle parole o dai gesti, posso riconoscere le pulsazioni dei cuori. Ma al decimo tentativo rinuncio. Non ci arrivo. Tu sei il decimo tentativo.
Mai sono esistite due anime così simili e così incomprensibilmente assortite! Possiamo andare d’accordo, certamente, e a volte capita, ma quando non siamo d’accordo, ce ne accorgiamo subito e immediatamente non usiamo più lo stesso linguaggio. Diventiamo estranei. Dio riderà della nostra pantomima (…). Perché è vero, spesso ci capiamo, ma in modi vaghi e confusi, per mezzo di deboli percezioni, come fantasmi, che, mentre noi diffidiamo, ci perseguitano con le loro verità. E tuttora io, per primo, non oso crederci, perché tu sei sempre quel decimo che io non posso prevedere."

Jack London,
Lettera ad Anna Strunsky
(Oakland, 3 Aprile 1901)

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25/11/17

"Che ore sono? Non voglio saperlo. Le ore in cui si aspetta non hanno la durata del tempo quotidiano. La loro misura non è quella di un pendolo che oscilla regolare, ma di un cuore che batte, a spasmi e inciampi. Il tempo dell’attesa ti circonda, ti avvolge interminabile. E' come navigare in un mare di cui non si vede la fine. 
Chi sto aspettando? Che importanza ha? L’importante è che io ora vivo in questa parte dell’universo, nel pianeta dell’attesa, separato e diverso dal pianeta di chi non aspetta nulla e nessuno. E la mia ansia, il mio cuore, i miei pensieri impazziti non si calmeranno finché non sentiranno una voce in strada, e i passi salire le scale, e una mano aprire la porta, e…
Esiste un tempo sospeso, talvolta felice tra due attese. Tutti aspettano nella vita, è vero. Quelle e quelli che stanno alla finestra nella notte, il ridicolo dolce esercito di quelli che aspettano.
Certo qualcuno ha aspettato anche noi, e forse non ce ne siamo mai accorti; mentre credevamo di essere gli unici abitanti del mondo dell’attesa, c’erano altri che attendevano noi. Chi di noi non ha detto o ascoltato queste solite frasi, eppure le ripeteremo ancora, altri le ripeteranno: è destino, proprio come è destino restare qui, svegli, col cuore che batte, pieno di neri pensieri e di nostalgia. E niente può rassicurarci. Solo il rumore di quei passi che si avvicinano, la sua voce, il suo volto... Un attimo luminoso di gioia in fondo a un nero tempo che morde l’anima.
I suoi passi? No, non è lui.
Anche di queste torture è fatta l’attesa."

"Le Beatrici",
Stefano Benni

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"Oltre il tuo volto vedevo qualcosa di più puro e di più profondo in cui mi specchiavo. Vedevo te, in una dimensione che comprendeva tutto il mio tempo da vivere, tutti gli anni futuri e anche quelli che ho vissuto prima di conoscerti, ma già preparato ad incontrarti.
Questo era il piccolo miracolo di un risveglio, sentire per la prima volta che tu mi appartenevi non solo in quel momento, e che la notte si prolungava per sempre, accanto a te, nel caldo del tuo sangue, dei tuoi pensieri, della tua volontà che si confondeva con la mia."

Dal film "La Notte"
di Michelangelo Antonioni
(1961)

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24/11/17

"Quando vieni a trovarmi tu
io non metto musica, basti tu
devo ascoltarti bene, con tutta l’attenzione
e il tempo che merita una bella sinfonia.

Questo amore sembra stare
in piena forma fisica, grazie a Dio
celebreremo la misteriosa festa della vita
cantando coi bicchieri colmi di allegria.

Lasciati amare
come solo l’arte sa fare
sei l’unica canzone che mi va di cantare.

Lasciati amare
più di quanto tu possa amare
è un successo la tua presenza qui vicino a me.

Nella notte, stelle come note sulla pagina
fai di me uno strumento che accompagni la tua voce
fai vibrare le corde tese della mia anima."

Mario Venuti,
"Lasciati amare"

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"Amico caro,
la mia furia non è di parole,
ma non è neanche di atti:
sono passioni dell’anima,
assolutamente diverse dalle altre.
Nella vita (in una stanza)
io sono tranquilla, educata,
sfioro appena gli altri con lo sguardo
e con la voce
e non prendo mai per prima una mano.
Con un essere umano io sono ciò che lui vede,
per avermi vera bisogna vedere la me vera,
in me ci sono troppe anime - tutte! -
a volte, senza volerlo, induco in errore."

Marina Cvetaeva

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23/11/17

"Dimmi, ti sei ricordato che
Hai una donna che se non ci sei
Come fa a restare senza te..."

Patty Pravo,
"E dimmi che non vuoi morire"

(Gokturk Ayan photography)

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"Dietro quella finestra
la cui tenda non muta
situo la vista di lei
che l'anima studia in sé stessa
nel desiderio che la rivela.

Amai un tempo la Regina,
e c'è sempre nella mia anima
un trono da occupare.

Ogni volta che posso sognare,
ogni volta che non vedo, situo
il trono in quel luogo;
oltre la tenda il focolare,
oltre la finestra il sogno."

Fernando Pessoa

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22/11/17

"Mi hai reso enormemente felice considerandomi indiviso, lasciandomi, essere, diciamo, l’artista, senza dimenticare l’uomo, l’animale, l’amante bramoso, insaziabile.
Nessuna donna mi ha mai concesso tutti i privilegi di cui ho bisogno e tu, tu che canti con voce così spiegata, con tanta baldanza, ma pur sempre ridendo, sì, tu mi inviti ad andare avanti, a essere me stesso, a osare ogni cosa. E per questo ti adoro. È qui che sei davvero regale, una donna straordinaria... Non ho paura della tua femminilità."

"Storia di una passione",
Henry Miller, Anaïs Nin
(Lettere 1932-1953)

(Laurent Ringeval photography)

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"Anaïs, sei stata tu a dare il via allo scorrere della linfa. Non sono più responsabile di ciò che dico e che faccio. Ascolta, riceverai la lettera e forse ne resterai delusa. È un così piccolo frammento di quello che avrei da dirti, e ancora mi manca il coraggio che dovrei avere. Perché, accidenti, perché? Tu mi hai dato il permesso, ma te l’aspetti tutto quello che ho da dirti? 
Ti ho continuamente davanti agli occhi, il capo chino, le lunghe ciglia abbassate. E mi sento umilissimo (...). Mi hai messo il fuoco dentro e adesso non potrò più essere quello che ero."

"Storia di una passione",
Henry Miller, Anaïs Nin
(Lettere 1932-1953)

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"Sono rimasto sbalordito quando stamane ho ricevuto la tua lettera. Nulla di ciò che io potrei mai dire sarà alla pari di queste parole. A te la vittoria - mi hai messo a tacere - per quanto riguarda l’abilità nell'esprimere queste cose per iscritto, voglio dire. Non puoi sapere quanta meraviglia provi per la tua capacità di asserire rapidamente e poi far cadere una pioggia di lance, inchiodando, penetrando, avviluppando tutto con il tuo intelletto. Un’esperienza che mi lascia senza fiato. Provo una singolare esaltazione, un empito di vitalità e poi abbandono, vuoto, meraviglia, incredulità. Tutto, proprio tutto."

"Storia di una passione",
Henry Miller, Anaïs Nin
(Lettere 1932-1953)

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21/11/17

"Ho pensato di essere innamorata della tua mente e del tuo genio (ti ho detto cosa penso della tua mente e della tua scrittura). Ho sentito la tua mente osservarmi. Non volevo amore perché è caos, perché fa vacillare la mente come lampioni scossi dal vento. Non ti ho detto la gioia che ho provato al tuo ritorno da Digione e che gioia acuta avverto quando agisci spontaneamente come faccio io.
E quale gioia ancora quando, nel pieno della follia, tu dici qualcosa di profondissimo, le improvvise illuminazioni del vivere, la lampada mai del tutto spenta, amore anche questo.
Il vivere oscuramente e quella consapevolezza - li apprezzo, non so se capisci - sono per me come un’intensificazione di ogni piacere; amo anche il creatore in te, quello che arricchisce e dilata il vivere in modi ignoti a chiunque altro. "On se pénètre non pas par les sensations, mais par la pensée", non è così?"

"Storia di una passione",
Henry Miller, Anaïs Nin
(Lettere 1932-1953)

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"Nell'esercizio anche del più umile dei mestieri lo stile è un fatto decisivo."

Heinrich Böll

(Bernard Plossu photography)

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"Faremo del nostro meglio. Tu sarai la nomade, io sarò il sedentario. Tu mi porterai frutti magici da terre lontane, io coltiverò arance per te nel giardino dietro casa. Troveremo un equilibrio."

Elif Shafak

(Adolfo Valente photography)

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20/11/17

"Non siamo fatti per stare da soli ma nemmeno per stare con chiunque. Il vero amore è un unico incastro per un'unica forma, se non è preciso restano in circolo solo micidiali correnti d'aria umida."

"Il quadro mai dipinto",
Massimo Bisotti

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"Prendo pezzetti di me.
A pizzichi.
A mozzichi.
E li regalo.
La meraviglia è che comunque resto intera.
Quel che si dona si rimargina.
E più intenso di prima."

Oriana Mantovani

(Guido Argentini photography)

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"Emmi, c'è una cosa che devo dirti: sei l'unica donna a cui scrivo, a cui scrivo come scrivo, come sono, quello che mi va. Insomma, sei il mio diario, ma non stai zitta come un diario. Non sei così paziente. Non fai che impicciarti, ribattere, contraddirmi, confondermi le idee. Sei un diario con una faccia, un corpo, un aspetto fisico."

Daniel Glattauer,
"Le ho mai raccontato del vento del Nord"


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19/11/17

"Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un dono.

Era tanto tempo che aspettava l'Uomo
Che la ipnotizzasse solo con il suono
Di quella sua voce dolce e impertinente
Che proprio non ci poteva fare niente.

Che la fa sentire intelligente
Bella, porca ed elegante
Come se fosse nuda tra la gente
Ma pura e santa come un diamante.

Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore."

"Un Uomo",
Eugenio Finardi

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"Avrei lasciato perdere volentieri tutte le spiegazioni
per passare al contatto fisico.
È un modo di essere felici, ciechi.
Le idee fanno male.
La consapevolezza fa male.
Capire fa male.
La lucidità fa male.
Ma lasciarsi andare,
abbandonarsi e vivere secondo natura,
non fa male.
I miei occhi si stanno chiudendo,
mi sto lasciando andare alla corrente."

Anaïs Nin

(Adolfo Valente photography)

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"Lui le parlò come fa la gente in treno quando racconta i segreti di una vita ai compagni di viaggio: un’intimità che nasce dall'assenza di legami, che si regge sulla tacita consapevolezza che sarà improbabile incontrarsi di nuovo."

"L’ultima lettera d’amore",
Jojo Moyes

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18/11/17

"L’intera vita dell’anima umana è un movimento in penombra. Viviamo, al crepuscolo della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa pensiamo di essere. Nei migliori di noi vive la vanità di qualcosa, e un errore le cui dimensioni non conosciamo. Siamo qualcosa che avviene nell'intervallo di uno spettacolo; a volte, attraverso certe porte, intravediamo quel che forse non è altro che uno scenario."

Fernando Pessoa,
"Libro dell'inquietudine"

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"Non si diventa illuminati immaginando scenari luminosi,
ma portando alla luce le proprie oscurità interiori."

Carl Gustav Jung

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"Sono una donna felice,
come lo dovrebbe essere
qualunque donna
al riverbero di questa età luminosa.
Ho debolezze eleganti,
e cicatrici charmantes.
(...)
Sono pronta ad invecchiare,
ripromettendomi di farlo
negli eccessi e nelle sciocchezze.
Se l’età adulta
ti ha dato quello che volevi,
la vecchiaia
dev'essere una sorta
di seconda infanzia
in cui torni a giocare,
e non c’è più nessuno
che ti può dire di smettere."

Alessandro Baricco

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17/11/17

"Accosto il viso alla parete
più triste della stanza,
fedele guardiana del tramonto.
Il cuore che mi lasciasti
è una casa difficile da abitare."

Renata Correia Botelho

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"È difficile sapere una cosa e fare come se non la si sapesse."

Ludwig Wittgenstein,
"Pensieri diversi"

(Edytuj Amos photography)

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"Se non mi trovi subito non scoraggiarti
Se non mi trovi in un posto cerca in un altro
Da qualche parte starò fermo ad aspettare te."

“Il canto di me stesso”,
Walt Whitman

(Jean-Claude Sanchez photography)

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16/11/17

"Nei buchi neri del mondo è difficile perdersi completamente: c'è sempre un momento in cui si ritorna, con le mani nervose, a domandare di niente..."

“L. Libera si chiamava e l'amava davvero la libertà”,
Giovanni Bogani

(Ivan Warhammer photography)

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