"Hot in the City"
Non esistono atti della carne e atti dello spirito, amori erotici e amori sentimentali. Il divino e l’infernale, il puro e il torbido, il morale e l’immorale, il sublime e l’infimo, sono sempre intimamente connessi. Possano le parole, la poesia e la fotografia, continuare a lungo nel dirigere, dalle loro diverse prospettive, il desiderio e gli atti viziosi, il sacro e il profano, in tutta la loro nobiltà. Dal cielo, attraverso il mondo, fino all'inferno... se vorrete.
30/06/13
29/06/13
28/06/13
27/06/13
26/06/13
25/06/13
“L'Automobile è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità di una seduttrice…”
Fu Gabriele D’Annunzio, grande amante di donne e di motori, a stabilire in Italia, tra le tante varianti che allora si usavano, che la parola "automobile" fosse di genere femminile. Lo fece in una lettera inviata a Giovanni Agnelli che gli aveva posto l'annosa questione.
(Ruslan Lobanov photography)
24/06/13
23/06/13
22/06/13
Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne...
Amo in te,
Nâzım Hikmet
(photo by Andrew Lucas)
21/06/13
20/06/13
19/06/13
18/06/13
17/06/13
Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c'è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell'acqua.
Julio Cortázar,
Il gioco del mondo (Rayuela),
capitolo 7
Mi guardi, mi guardi da vicino, ogni volta più da vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano tiepidamente, mordendosi con le labbra, appoggiando appena la lingua sui denti, giocando nei loro recinti dove un'aria pesante va e viene con un profumo vecchio e un silenzio.
Julio Cortázar,
Il gioco del mondo (Rayuela)
16/06/13
15/06/13
"Forse per il fatto che ho aspettato tanto a lungo, io cerco qualcosa di assolutamente perfetto. Perciò non è facile".
"Un amore perfetto?"
"No, nemmeno io aspiro a tanto.
Mi basterebbe poter fare i capricci. Questa perfetta libertà".
"Un amore perfetto?"
"No, nemmeno io aspiro a tanto.
Mi basterebbe poter fare i capricci. Questa perfetta libertà".
Norwegian wood, Tokyo blues
(Haruki Murakami)
Tocco la tua bocca, con un dito tocco l'orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna.
Julio Cortázar,
"Il gioco del mondo (Rayuela)"
14/06/13
12/06/13
La cerniera s'è aperta sul tuo fianco
e il turbine lieto del tuo corpo amoroso
è esploso improvviso
nell'ombra
sul pavimento lucido
l'abito è caduto
senza far più rumore
d'una buccia d'arancia che cade sul tappeto
ma sotto i nostri piedi
i bottoncini di madreperla crepitavano
come piccoli semi...
- Jacques PREVERT -
- Jacques PREVERT -
(Photo by Renam Christofoletti)
11/06/13
10/06/13
09/06/13
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