31/05/18

"Ladri quei raggi, a rapirti dentro,
mentre si posano sul tuo corpo bianco,
a voler trafiggere la pelle,
fin quasi dove la vista non arriva,
ad incantar quei lineamenti puri,
ad adornarli fra luci e ombre
che disegnano il tuo viso.
Lasciano immaginare i seni,
nella penombra avvolti,
fin giù sui fianchi.
Dormi venere, riposi.
Solo la Luce cammina a perlustrare Te,
lì dove ti adagi,
Lei sola, avida di goder
del tuo contatto, del tuo profumo,
teofania di un corpo che non muta."

Alfonso Bordonaro

(Andrew Hillerman photography)

"Ad occhi aperti
odori la stanza antica.
Siedi.
Con uno sguardo intimo
ti misuri, e taci."

Begonya Pozo


"Sarebbe bello ricominciare tutto in un'altra città, che poi si può sempre tornare indietro se viene nostalgia."

"Risveglio a Parigi",
Margherita Oggero


30/05/18

"Ho compreso, colmato di carezze il silenzio,
ho trasportato il suo acume
dalla tua carità alle mie orecchie,
per non ricusare, oppormi alla tua quiete.
Mi hai portata nella tua mancanza di suono,
nel non dire, fra le pause della tua voce
e mi hai accompagnata fino all'assenza totale dei rumori.
Ho capito l'astensione del parlare,
la muta esistenza del corpo.
Mi hai dato in mano il suo accordo nell'abbandono
delle richieste, dei tuoi desideri.
Mi hai consegnato tutto nella tua privazione
e senza rimpianto e senza nostalgia da un giorno all'altro
non hai più detto, non hai proferito,
non risposto, non hai capito.
E da lì, dal tuo tempo distante, coerente luogo il tuo,
non hai cambiato silenzio, non lo hai più tradito."

Roberta Dapunt,
"OscuraMente"

(Adolfo Valente photography)

"Sono colei che si ostina a portare una collana
di lucciole al collo
perché la notte illumini nella mia stanza
di fiammelle blu e discrete
una millesima parte del braciere
del fuoco e del mistero.
Sono colei che si ostina
a toccare i sensi del duro
avvantaggiandomi dell'inoppugnabile.
Con me camminano
queste donne che io sono
queste donne di carne e sangue
che sopportano
i vuoti del tedio
i pomeriggi delle domeniche in città
l'incessante ticchettio
delle gocce che cadono quando si vuole riposare
insomma, le piccole tristezze.
Queste donne io sono
la sveglia, la sognatrice,
la tormenta, la tenaglia,
la gatta in calore,
quella che ha perso l'abitudine di bussare
alla porta dell'infanzia."

Carmen Yanez

(Andrew Hillerman photography)

29/05/18

"Eppure nel frammento di ogni memoria,
nella natura di un sorriso che supera a volte il nostro sguardo
accarezziamo la vertigine con una mano
nello scandalo innaturale che ci trattiene,
eppure, dall'interno della specie,
ognuno tenta di lenire il proprio male con una scheggia,
con le prove concepite fuori da ogni possibile
orizzonte di stupore."

Dall'interno della specie",
Andrea De Alberti


28/05/18

Voce

"Voce così bassa e calma
senza peso di carne, di colore,
avviluppata di fumo, di sonno,
potessi udirti, così come ora,
in quell’ora."

Diego Valeri,
"Verità di uno"


"Io non voglio altra luce che il tuo corpo sul mio:
chiarità assoluta, trasparenza rotonda.
Limpidezza il cui grembo, come il fondo del fiume,
con il tempo si afferma, con il sangue si affonda.

Che lucenti e durevoli materie ti hanno fatto,
oh cuore pieno d’alba, mia pelle mattutina?
Io non voglio altro giorno che non sia dal tuo seno.
Il tuo sangue è il domani che giammai si conclude.

Solo il tuo corpo è luce, sole: il resto è tramonto.
Io non vedo le cose che al lume del tuo volto.
Altra luce è lo spettro, niente più, del tuo passo.
Il tuo sguardo insondabile mai si volge a ponente."

Miguel Hernández

27/05/18

"C’è un deposito millenario di acqua fresca nella mia anima."

Abdelmajid Benjelloun


"Le malattie dell'anima 
vengono dagli occhi. 
Pensa a come ti hanno guardato 
quando ti guardano adesso, 
non credere troppo in fretta 
all'inimicizia degli altri,
quasi sempre è distrazione,
non credere neppure
che il dolore ti sia stato assegnato
per sempre.
Guarda in libertà
fatti guardare liberamente,
pensa al bene
da portare agli altri,
non pesare quello che ti danno
gli altri.
Infine: ripetere qualche errore
è umano, lo farai sempre,
ti serve ad avere una traccia,
ma ogni tanto allontanati,
vattene via dalle tue attese,
da quelle belle e da quelle brutte,
lontano da te e dalla tua vita
ci sono cose bellissime
che ti aspettano."

Franco Arminio

(Alex Manchev photography, "The Freedom Project")


26/05/18

"Il suo seno abbagliante fa sembrar giorno la notte."

Bertran de Born,
"Le poesie"

"Fra lenzuola candide
Brucare la tua erba
Per poi viaggiare insieme
Col magico tappeto
Nell'universo del piacere."

Marcello Plavier


25/05/18

"Lo stupore vero è fatto di memoria, non di novità."

Cesare Pavese,
"Il mestiere di vivere"

(Hélène Dourliand photography)

"Abbiamo silenzio come i bimbi freddo
non si sa quando tanto tempo fa
rimandiamo accampando molte scuse
e troveremo scuse ancora a lungo.

Siamo come un punto scucito al buio
e quanto non sappiamo e che promesse.

Siamo pioggia rivolta verso l’alto.

Siamo al rovescio nell'istante in cui
la verità è un dito sulle labbra."

Jan Skácel

(Céline Andréa by Bruno Gibson)


24/05/18

"Se il sogno fosse (come dicono) una tregua,
un riposo più puro della mente,
perché, se ti svegliano all'improvviso,
senti come t’avessero rubato un destino?
Perché è così triste risvegliarsi?

L’ora ci sottrae da quel dono senza coscienza,
talmente intimo da poter essere tradotto
solo nel sopore che l’anticamera della veglia
adorna di sogni, così da poterli riflettere
derubati dei tesori dell’ombra, del globo
senza più tempo che non si richiama
e che il giorno deforma nei suoi specchi.

Chi sarai questa notte dentro quel sogno
oscuro, dall'altra parte del suo muro?"

"Il sogno",
Jorge Luis Borges

(Lauren Sullivan photography)

"Io che penso, finalmente e in segreto, di averti trovata che sei giovane, silenziosa e semplice; che ami anche la parte corporale, antica, contadina di questo mestiere di amarsi, di questo corpo, che non hai paura del veleno bianco di cui mi libero, tu che non hai paura di queste goccioline di lattice che escono dai miei rami spezzati, di questo vischio che mi incolla i pensieri, di questa resina che cola giù e brilla sul prato del nostro letto."

Giovanni Bogani

"Andiamo via, creatura mia,
via verso l’Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.
La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell’immortalità.
Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci
come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate
sono cantate
da labbra che si possono contemplare.
Il tempo lì è un momento d’allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l’amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.
Non abbiamo bisogno di una nave,
creatura mia,
ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
non di rematori,
ma di sfrenate fantasie.
Oh, andiamo a cercare l’Altrove."

Fernando Pessoa


23/05/18

Addio

"Nei tuoi sogni verrò di tanto in tanto
ospite inatteso, venuto da lontano.
Sulla strada, fuori, non mi lasciare
– non sbarrare la porta.

Entrerò in silenzio, mansueto mi siederò,
fisserò lo sguardo nel buio per vederti.
Quando mi sarò saziato di guardarti,
ti darò un bacio e me ne andrò."

Nicola Vapzarov 

(Willy Ronis photography)

"Noi siamo una casa che va arredata con l’anima, abbiamo bisogno di interni sereni, ampie vetrate, un buon riscaldamento - che non soffochi nel contempo - per far vivere in modo adeguato l’amore. Spesso per la fretta lasciamo in disordine un letto di sguardi, ne ignoriamo le richieste, non cambiamo le lenzuola alla mente. Oppure abbiamo tutto perfettamente in ordine da desiderare di controllare ogni particolare, così il momento in cui abbassiamo la guardia, l’amore fugge dalla finestra."

"La luna blu. Il percorso inverso dei sogni",
Massimo Bisotti

(Édouard Boubat photography)

"Che sia un amore dolce e lieve
Un amore che può stare su una ragnatela
Senza paura di cadere."

Franco Arminio


22/05/18

"Come fossi lo spirito della lampada
cerco il luogo del Nome e della cima innevata,
cerco nel gioco delle mani
la scrittura fatale del tuo destino."

Francesca Lo Bue

(Aleksandr Sergeevich photography)

21/05/18

Per sempre

"Da me la sola passione
puoi imparare.
Dal mondo impara
tutto l’arco del sole
e lo splendore,
la grandezza dei gesti
in che consiste crescere,
impara dalle madri
il silenzio provvido
gentile,
dalle tombe la morte,
e dal morire d’ogni giorno
l’esame impara a svolgere.
Medita quando l’ombra
ti cade d’ogni sera
sulla fronte:
è passato, mio amore,
un altro giorno."

Giovanni Testori

(Konstantin Dahlem photography)

Autotomia

"In caso di pericolo, l'oloturia si divide in due:
dà un sé in pasto al mondo,
e con l'altro fugge.

Si scinde d'un colpo in rovina e salvezza,
in ammenda e premio, in ciò che è stato e ciò che sarà.

Nel mezzo del suo corpo si apre un abisso
con due sponde subito estranee.

Su una la morte, sull'altra la vita.
Qui la disperazione, là la fiducia.

Se esiste una bilancia, ha piatti immobili.
Se c'è giustizia, eccola.

Morire quanto necessario, senza eccedere.
Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.

Già, anche noi sappiamo dividerci in due.
Ma solo in corpo e sussurro interrotto.
In corpo e poesia.

Da un lato la gola, dall'altro il riso,
leggero, presto soffocato.

Qui il cuore pesante, là non omnis moriar,
tre piccole parole, soltanto, tre piume d'un volo.
L'abisso non ci divide.
L'abisso circonda."

Wisława Szymborska, 
"La gioia di scrivere - Tutte le poesie"

(Konstantin Dahlem photography)


20/05/18

"Io penso a te quando dal seno del mare
il sole sorge e i suoi raggi dardeggia;
io penso a te quando al chiarore lunare
l’onda serena biancheggia.

Io penso a te quando sale la polvere
lungo il lontano sentiero
e nella notte oscura, quando al passeggero
sul ponte il cuore balza di paura.

Quando l’onda s’innalza con sordo bisbiglio
posso ascoltare la tua voce;
o nel bosco tranquillo, dove spesso origlio
e ogni cosa è silente in quella luce.

Io ti sono vicino e tu mi sei vicina,
pur sapendo che sei così remota,
mentre il sole tramonta e sorgono le stelle.
Oh tu fossi con me, più bella fra le belle!"

"Io penso a te",
Johann Wolfgang Goethe


"Riaverti così,
sentire in me
che tu sei simile
al vento e agli anemoni.
Alle origini.
Riaverti
dopo il tempo dell’abbandono
dopo gli oltraggi e l’odio
senza pentimenti, senza perdono.

Sono stato lontano da te
per anni come uno che
vuole essere solo,
più solo di un muro diroccato
più immobile di un sasso
che non lambisce il mare.

Poi abbiamo incominciato a viaggiare.
Dove ci siamo incontrati, anima?
In che piazza di città,
in che prato, in riva a che torrente?

E ora sei qui, da sempre
simile al vento, ai fiori, ai vulcani.
Alle origini."

Giuseppe Conte

(Jean-Marc Salles photography)

"Strappo parole
come fossero carta 
fogli, aereoplanini, barchette,
o lettere mai inviate.
Nel silenzio tu lo sai,
ci abita di tutto.
Come il bianco
che è la somma di tutti i colori.
Ecco.
Guardami al rallentatore
e vedrai in me
l’arcobaleno."

Beatrice Niccolai

(Andrew Lucas photography)


19/05/18

"Quell'aria aspettava il suo respiro; quei tappeti chiedevano d’esser premuti dal suo piede; quei cuscini volevano l’impronta del suo corpo."

"Il Piacere",
Gabriele D’Annunzio

(Sonia Sieff photography)

Una preghiera

"Benedici
una cosa piccola
ma infinita
e quieta.
Vi sono sensi
che creano un oggetto
col loro semplice sentirlo."

"Parole",
Robert Creeley

(Sonia Sieff photography)


"Dammi odoroso all'alba
un giardino di fiori bellissimi
dove io possa camminare indisturbato."

Walt Whitman

(Sonia Sieff photography)


18/05/18

"Domani ti passo le dita sulla bocca
e ce ne andiamo."

Franco Arminio


"Fammi abitare
Le tue mani
E le storie
Che custodiscono

Fammi ascoltare
Il silenzio dell'amore
Che passa fra le dita
Nel gesto di una carezza
Anche leggera
Come d'antica brezza"

Maldola Rigacci