31/07/20

Brevità dell'amore

Sono qui che ti aspetto,
aspetto il tuo odore, una tua sillaba eccitata,
e poi un abbraccio, un senso di dolore
che si scioglie, l'universo che rivela
il suo rumore, simile a quello
che fa un passero
quando vola via da un ramo.

Franco Arminio


30/07/20

Non ti affannare a seminare
noie e affanni nelle tue giornate
e in quelle degli altri,
non chiedere altro che una gioia solenne.
Non aspettarti niente da nessuno.
E se vuoi aspettarti qualcosa,
aspettati l'immenso, l'inaudito.

Franco Arminio,
da "Cedi la strada agli alberi"

(Tim Janssen photography)


29/07/20

"Tra loro non funziona nulla, ma funziona tutto ciò che in fondo deve funzionare. L'amore che supera i vuoti cocenti dell'altro, che non ha paura dei suoi dirupi più profondi, che gli tiene la mano mentre l'altro è se stesso, fino in fondo."

Stella Pulpo,
da "Esserti fedele sempre (o forse no)"


28/07/20

Incontro di due mani
in cerca di stelle,
nella notte!

Con che pressione immensa
si sentono le purezze immortali!

Dolci, quelle due dimenticano
la loro ricerca senza sosta,
e incontrano, un istante,
nel loro circolo chiuso,
quel che cercavano da sole.

Rassegnazione d'amore,
tanto infinita come l'impossibile!

Juan Ramón Jiménez,
da “Poesie d’amore"

27/07/20

Esiste la magia?

esiste la magia
con te.
Sei fulmine lampo e tuono
sei azzurro e sereno
sei nuvola avvolgente
e vento profumato.
Sei l'imprevisto
e anche l'incanto
di momenti fatati
di dolcezze inventate
ma antiche
quanto è antico l'amore
che balla in ogni cellula
in ogni minuta goccia
di acqua e di pianto.
Sei linfa
e prendi la mia linfa vitale.
Sei sorriso di bambino
e anche tristezza di giorni vecchi.
Io dico al mio cuore:
"Ecco, è lui
libero ma bisognoso
di tutte le carezze.
Cervello che galoppa
ma cuore che annusa
il vero profumo d'amore.
E' lui
delicatezza di mani
di tante sue mani interiori
che sanno dove e come
sfiorare e afferrare".

Laura Sabatelli

26/07/20

L’attesa ardente

«Sai aspettare?»
«So bruciare».

«Fino alle braci?»
«Fino alle braci».

«È perfetto».

Chandra Livia Candiani

(Céline Russo photography)


24/07/20

Resti in un sogno di un mio disegno:
i sorrisi di un angelo vestito di bianco
ed io che attracco su una barca di legno
per consegnarti questo mio corpo stanco.

Francesco M.T. Tarantino,
da "Disturbi del cuore"

(David Ben Haïm photography)

23/07/20

Tu muovi il capo
come intorno accadesse un prodigio d’aria
e il prodigio sei tu.
C’è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.

Cesare Pavese,
da "Estate"

(Adolfo Valente photography)


21/07/20

Adorava i silenzi serali,
e chiamava i soliloqui,
fuochi interiori dell'anima.

Geppo Tedeschi,
da "Poesie"

20/07/20

Io accarezzo il silenzio.
Il silenzio –
che mi spedisci –
tu.
La prontezza
della tua assenza
la assaporo –
la mancanza –
qui
nel pieno del petto
vuoto,
la sorseggio
come una mano grande
aperta
sotto la pioggia.

Chandra Livia Candiani

(Cyriaque Billard photography)


19/07/20

Spogliati tutta,
mostrami serena le rughe
le tue piaghe,
non temere
anch’io sono ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli adornanti
e le maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia
come un albero d’autunno,
quando sarai nuda
ed indifesa come un bambino,
ti mostrerò le mie ricchezze
nascoste in un forziere di vetro.
Solo allora ti donerò sincero
tutta la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi con amore,
sopra un vassoio di rose bianche
la verginità della mia anima.

Ernesto Guevara de la Serna

(Leonid Mochulsky photography)


Ora era nuda. La pelle più bianca sul seno e ai fianchi quasi non si distingueva, perché tutta la sua persona mandava quel chiarore azzurrino di medusa (...).
Capiva che quel che ora la vita dava a lui era qualcosa che non a tutti è dato di fissare ad occhi aperti, come il cuore più abbagliante del sole. E nel cuore di questo sole era silenzio.
Tutto quello che era lì in quel momento non poteva essere tradotto in nient’altro, forse nemmeno in un ricordo.

Italo Calvino,
da "Gli amori difficili"


17/07/20

Mi urge nella mente
un arcipelago di domande.
E per risposta un'unica vertigine.

Benito D'Agnano

(Simon Bolz photography)


16/07/20

Io ero solamente ciò
che tu toccavi, quello
su cui - notte fonda, corvina -
la fronte reclinavi tu.
Io ero solamente ciò
che tu là in basso distinguevi:
sembiante vago, prima, e poi
molto più tardi, tratti.
Sei tu ardente, che
sussurrando hai creato
la conchiglia dell’udito
a destra, a manca, là, qui.

Tu che nell'umida cavità,
tirando quella tenda,
hai messo voce, perché
potesse te chiamare.
Cieco ero, nulla più.
Tu, sorgendo, celandoti,
hai dato a me la facoltà
di vedere. Si lasciano scie
così, e si creano così
mondi. Spesso, creati,
si lasciano ruotare così,
elargendo regali.
E, gettata così,
in caldo, in freddo, in ombra, in luce,
persa nell'universo,
ruota la sfera e va.

Iosif Aleksandrovič Brodskij


15/07/20

Da labbra sospese
si stacca
la muta domanda
e labbra sorprese
da un vuoto
non sanno che dire.

Pino Di Viesto,
da "Un gioco di voli"


13/07/20

Ho preparato per te
la casa del mio cuore.
Ho arredato ogni angolo
con penombre e luci.

Eravamo qui
silenziosi
io e gli arredi
in attesa.

Sei arrivato
per uno sprazzo di tempo
fuori dal tempo
ripartendo
lasciando
solo l'eco della tua voce
e un opaco profumo
di te.

Laura Sabatelli

12/07/20

Ah, tutto è simbolo e analogia!
Il vento che passa, la notte che rinfresca
sono tutt'altro che la notte e il vento:
ombre di vita e di pensiero.

Tutto ciò che vediamo è qualcos'altro.
L'ampia marea, la marea ansiosa,
è l'eco di un'altra marea che sta
laddove è reale il mondo che esiste.

Tutto ciò che abbiamo è dimenticanza.
La notte fredda, il passare del vento
sono ombre di mani i cui gesti sono
l'illusione madre di questa illusione.

Tutto trascende tutto
ed è più e meno reale di quello che è.

Fernando Pessoa,
da "Faust"

10/07/20

“Accanto a un bicchiere di vino”

Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.

Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.

Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.

Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.

Wisława Szymborska


Prima di separarsi, un caldo sorriso,
l'abbraccio in tralice dello sguardo
dritto sui passi che si discostano.
Da lontano, soltanto la forma
afona di una parola letta sulla
bocca, nel gesto della mano.

Prima di partire, in mezzo
c'è stata la notte: morbida
stola di luna ad unire
un punto d'appoggio e la fame
dei baci. Perché prima che ci
si affondi dentro e ci si morda
il collo, per il sapore e il segno,
ci si lascia sorprendere da un diverso
parlarsi delle labbra: l'alfabeto chiuso
delle chiostre dei denti, respiro e saliva.

Prima di unirsi, prima di separarsi
il desiderio accetta anche il silenzio,
il corpo conserva una memoria che non giace muta.

Pierpaolo Annunziata,
da “Trame confesse”

(David Franco photography)

09/07/20

C’è un sapore uguale
nei tuoi occhi e nel caldo ricordo.
Ascolti.
Le parole che ascolti ti toccano appena.
Hai nel viso calmo un pensiero chiaro
che ti finge alle spalle la luce del mare.
Hai nel viso un silenzio che preme il cuore
con un tonfo, e ne stilla una pena antica
come il succo dei frutti caduti allora.

Cesare Pavese,
da "Estate"

(Adolfo Valente photography)

07/07/20

Attribuiamo al corpo tentazioni,
ma il chiasso dei desideri viene
dalla mente.

Erri De Luca,
da "Aceto, arcobaleno"

(João Guedes photography)

06/07/20

Amor mio, d'improvviso
il tuo fianco
è la curva colma
della coppa
il tuo petto è il grappolo,
la luce dell'alcol la tua chioma,
le uve i tuoi capezzoli,
il tuo ombelico sigillo puro
impresso sul tuo ventre di anfora,
e il tuo amore la cascata
di vino inestinguibile,
la chiarità che cade sui miei sensi,
lo splendore terrestre della vita.

Pablo Neruda

(Simon Bolz photography)

04/07/20

Ciò che ti offro

Nulla di ciò che ti offro
è irraggiungibile:
cieli e solchi d’uccelli, carezze come nubi
– il tuo cuore che batte inimitabile –
Tutto questo è possibile
senza bisogno di fantasticare.

Altro non siamo che argentate tracce
lasciate dalle chiocciole nei luoghi
visitati nei sogni.
E mai nessuno chiederà in che giorno
o in che mese viviamo.

Un lampo che s’incunea dentro il tempo
è quanto ci rimane da salvare.
L’illusione di stare l’un con l’altro.

Nulla di ciò che t’offro
può sembrare impossibile:
pensieri in volo simili ad uccelli,
un ponte teso fra i nostri due mondi.

Francisco Véjar


01/07/20

Ho deciso di stare dove posso comprenderti tutto
dove puoi stare davanti a me e io lasciarti andare
dove se allungo la mano ti entro e tu mi coli intorno
se mi accarezzo le tue pieghe
andiamo una nell'impronta dell’altro
io lungo i tuoi sentieri incolti
tu nello scorrere dei miei umori.

Ho trovato un posto dove stare seduta tranquilla
e alzarmi ogni tanto nell'attesa
espirare piano tutta l’aria del corpo
restare vuota ad aspettare che anche tu sia vuoto
e neanche vuoto sarà abbastanza.

Mi sono fermata qui per assisterti
come una compagna fedele il compagno
nel momento più dimenticato
aspettando mi resti tra le mani
la forma più essenziale
ciò che resta togliendo tutto
quando anche lo scorrere è abbandonato.

Posso stare qui tutto il tempo necessario
a un trasloco a lungo rimandato
nello spazio di passaggio tra un angolo e l’altro
quando resti senza altro luogo
semplicemente non hai dove mettere le cose
e rimane quel desiderio di fuga portato come una coda
percorrendo da sempre le stesse tue strade.

Antonella Bukovaz,
da “Sto - poesie per stare”