In amore ci vuole fortuna...comunque anche un bel fondoschiena non guasta.
Non esistono atti della carne e atti dello spirito, amori erotici e amori sentimentali. Il divino e l’infernale, il puro e il torbido, il morale e l’immorale, il sublime e l’infimo, sono sempre intimamente connessi. Possano le parole, la poesia e la fotografia, continuare a lungo nel dirigere, dalle loro diverse prospettive, il desiderio e gli atti viziosi, il sacro e il profano, in tutta la loro nobiltà. Dal cielo, attraverso il mondo, fino all'inferno... se vorrete.
27/10/12
25/10/12
23/10/12
Ascolta, questa notte trattami bene: ti voglio tutto, un lavoro fatto bene, con il massimo dell’impegno, generoso…trattami da Regina, servimi un vino buono, delicatezze sul palato e una primizia. Solo per questa notte, una soltanto, riempimi del tuo, di quanto hai, di quanto sai fare godere una Donna...
22/10/12
21/10/12
17/10/12
15/10/12
14/10/12
Quante cose mi ha insegnato il mio gatto? Contarle è difficile. Perché contare è una cosa che - grazie a lui - ho subito disimparato. Con tutto il rispetto per la matematica, ho trovato geniale aderire alla totale flessibilità felina riguardo a: a che ora è, di quanti minuti sono in ritardo con l'occasione della vita, quanti anni o mesi (nel loro caso, anche secondi) sono passati dall'ultima volta che qualcuno mi ha detto di non fare quello che sto facendo, quante calorie contengono due pizze e una coca cola, dopo quante ore sarebbe opportuno alzarsi dal letto per evitare una citazione nella lista dei rifiuti della società. Aggiungerei che, da un gatto, è ereditabile una visione del mondo molto più allargata e non in senso oculistico.
Un gatto è la massima rappresentazione della libertà, che è uno dei raggiungimenti più importanti, non quella di chi è già libero, ma quella che si conquista ogni giorno, cercando di sfuggire ai condizionamenti.
Un gatto è la massima rappresentazione della libertà, che è uno dei raggiungimenti più importanti, non quella di chi è già libero, ma quella che si conquista ogni giorno, cercando di sfuggire ai condizionamenti.
02/10/12
La notte ha un profumo. Un profumo particolare, inconfondibile, come quello di una donna. Difficile dire di cosa sappia o descriverlo. È impossibile. È il profumo della notte. Punto. È come se uno chiedesse di descrivere il rosso. Il rosso è… rosso, semplicemente rosso. Niente di più, niente di meno. E così il profumo della notte è il profumo della notte. Niente di più, niente di meno. Se vuoi conoscerlo, apri quella finestra, metti il naso fuori e inspira, inspira profondamente e trattieni l’aria. Fallo più volte, fino a quando sei sicuro di poterlo riconoscere, questo profumo. Memorizzalo e poi, quando domani mattina ti alzerai, ripeti l’operazione. Poi dimmi se è la stessa cosa, se è la stessa aria, la stessa sensazione. Non lo è. Non lo è perché la notte diffonde il coraggio di liberare l’oscura parte di noi. E questa, libera, impregna l’aria della sua essenza, del suo profumo inconfondibile…
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