31/08/16

"Comunque
l’altra notte nella notte estiva
mentre da qualche parte
veniva giù il cielo
ho capito che tu
sei la cosa
più
straordinariamente vicina
all'idea di disastro
ch'io abbia mai intercettato
in questa mia vita assurda.
E malgrado ciò
puoi crederci o no
ma credici
non dico che mi manchi
non crederci
perché mi manchissimi."

Guido Catalano

cieloinunastanzetta@gmail.com
Quanto è sciocco immaginare
che io possa darti tutto, l’amore e la gioia,
gli itinerari, la musica, i giocattoli.
Certo, è così:
posso darti tutto ciò che è mio, è vero
ma tutto ciò che è mio non ti basta,
come a me non basta
tutto ciò che è tuo.
Per questo non saremo mai
la coppia perfetta, da cartolina,
se non siamo capaci di accettare
che solo in aritmetica
il due nasce da uno più uno.

Perciò ecco un bigliettino 
che dice solo:
"Sei sempre stata il mio specchio, 
Voglio dire che per vedermi devo guardare te".

Julio Cortàzar,
“Bolero"

cieloinunastanzetta@gmail.com



"Come un nastro di porpora le tue labbra,
e la tua bocca è soffusa di grazia.
(...)
I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano fra i gigli."

Cantico dei Cantici, IV, 1-16


cieloinunastanzetta@gmail.com

30/08/16

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Ti cerco ogni secondo
dentro alle imperfezioni dei muri
dentro alle strade chiassose
tra le mille immagini che i tuoi occhi
disegnano dinnanzi a me
in quel preciso attimo chiamato orgasmo
quando ti sfido ad amarmi a più non posso
quando io scherzo e tu mi prendi sul serio
poi capita che non ti penso per ore,
giorni, mesi e anni
cambio le carte in tavola
sfidando ogni giorno la vita
e come per magia appari tu
ricordandomi che non sono altro
che un mucchio
di carne, sangue e ossa."

Ishak Alioui,
"Ti cerco"

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Le spalle di una donna, sono gli avamposti della sua mistica. E il suo collo, se è vivo, ha tutto il mistero di una città di confine, di una terra di nessuno. È il conflitto fra la mente e il corpo."


John Milton (Al Pacino),
dal film "L'avvocato del Diavolo"

cieloinunastanzetta@gmail.com
"E cosa è mai lei che desidero,
da rimanere sveglio immense notti
quante le stelle nel cielo
a rigare il mio volto di lacrime?
E cosa è mai lei che se la perdessi,
nell’avanzare del tempo irrequieto
resterei solo ad osservare l’alba
mentre il vento trasporta i miei pensieri lontano
Conosco tantissime donne, molto più belle
E mille altre con carattere decisamente migliore
E cosa è mai lei
Da diventare l’unica donna dei desideri miei?
Il cuore spesse volte prende decisioni così sciocche
Se i poeti di una volta fossero qui
Di sicuro mi direbbero
E cosa sono mai io,
da riuscire ad amare come nessuno l’ha amata?"

Ishak Alioui,
"E cosa è mai lei"

cieloinunastanzetta@gmail.com

29/08/16

"È un petalo la tua memoria
che si adagia sul cuore
e lo sconvolge.
Addio, come ogni sera,
oltre le fratture c’è un cadavere
eretto di discorso,
sembra un frammento di un’eutanasia,
ma tu mi uccidi come sempre, amore,
e riapri i miei eterni giacimenti."

Alda Merini,
"La pazza della porta accanto"

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Nel libro del tuo stesso corpo
- È un libro che si legge a letto -
Leggeremo la poesia meravigliosa
Delle grazie del tuo splendido corpo
Passeremo dolci domeniche
Più dolci di quanto lo sia il cioccolato
Giocando tutti e due al gioco delle anche
A sera sarò a pezzi
Tu sarai pallida con le labbra bianche."

Guillaume Apollinaire, 
"Fantasticheria sul tuo arrivo"

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Io vivo fra le nuvole.
La realtà non è per me.
La gente dice che devo scendere.
Che le nuvole non sono un luogo per diventare adulti.
Io sorrido a loro.
Forse un giorno, dico forse un giorno
qualcuno verrà verso il basso.
Ma io mai. La realtà non è per me.
Io resterò qui.
La vista è abbastanza mozzafiato."

Ishak Alioui,
"Io vivo fra le nuvole"

cieloinunastanzetta@gmail.com

28/08/16

"Il mondo è pieno di vittime
delle passioni non sincronizzate."

Ernest Hemingway

cieloinunastanzetta@gmail.com

"Mi strugge l’anima perdutamente
il desiderio d’una donna viva,
spirito e carne, da poterla stringere
senza ritegno e scuoterla, avvinghiato
il mio corpo al suo corpo sussultante;
ma poi, in altri giorni più sereni,
starle accanto dolcemente, senza
più un pensiero carnale, a contemplare
il suo viso soave di fanciulla,
ingenuo, come avvolto in un dolore
e ascoltare la sua voce leggera
parlarmi lentamente, come in un sogno."

Cesare Pavese,
"Mi strugge l'anima"

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Il sole conflagra:
si precipita
a rinfrescarsi nella tua allegria.
Nascono onde dal tuo seno.
Mi bagno nelle tue risate.
Onde alte e solitarie
di spiagge appartate.
Il tuo riso è la Creazione
felice d’essere amata."

Gabriel Zaid,
"Onde"

cieloinunastanzetta@gmail.com

27/08/16

"Dimmi, se ti prendessi un giorno
e ti baciassi la pianta del piede,
non zoppicheresti un poco, dopo tutto,
per paura di schiacciare quel bacio?"

Nichita Stanescu

cieloinunastanzetta@gmail.com


"Come certa musica che, senza sfiorarti, ti stende al tappeto, per terra, ansimando per averne ancora, in una pozza di sudore e lacrime e pioggia... ecco, io il sesso più bello della mia vita l'ho fatto così, senza che nessuno sfiorasse nessuno, con gli occhi, con gli sguardi, con le occhiate rubate o proibite."

"Davanti agli occhi",
Roberto Emanuelli

cieloinunastanzetta@gmail.com
"È un travaglio modulare
questa ricerca in te di me:
a scarnitura mi cerco
l’osso del cuore
un sasso che fermi
lo spaginarsi.
E qualcosa mi manca
e ho fame, sete, freddo,
ho la febbre alta,
ho chiodi di ruggine
in tutti gli anfratti del corpo,
e il respiro è questa
vivida sonorità del dolore
mentre ti porgo la giacca
o se parlo al telefono
e quando mi scorre
l’acqua della doccia
e mi sfrego la carne
perché qualcosa esca
forse ho i pori ostruiti
e la pelle non mi lascia
respirare
forse se asciugo bene
i capelli
e quando avrò pulito
le piastrelle del bagno
quando avrò riordinato
i cassetti
vuotato la pattumiera
lavato le camicie
allora forse un giorno
m’accadrà di guardarti
dentro al mio specchio
e mi sentirò
respirare."

Elvira Manco

cieloinunastanzetta@gmail.com

26/08/16

"Volesse il cielo che due estranei vincessero l'estraneità."

"Che tu sia per me il coltello",
 David Grossman


cieloinunastanzetta@gmail.com


"Mi stringerai ancora più forte e mi bacerai con tutta l'anima, come se, così facendo, riversassi in me tutto quello che è racchiuso e celato in te, che si aprirà e si svelerà nel mio corpo, piano piano, finché tutto si scioglierà."

"Che tu sia per me il coltello",
David Grossman

(Jeanloup Sieff photography)

cieloinunastanzetta@gmail.com




"È il segreto che ti sussurro all'orecchio già da un mese: noi due non siamo vivi! Voglio dire, non in un luogo in cui vigono le leggi ordinarie che regolano i rapporti tra le persone, tanto meno tra uomo e donna. Dove siamo, allora? Non m'interessa saper dove, perché dargli un nome? Sarebbero comunque nomi "loro", nomi tradotti, e con te voglio una costituzione diversa di cui saremo noi a fissare le leggi. (...) E cosa c'entriamo noi con la realtà? Che spazio sarebbe disposta a lasciarci?"

"Che tu sia per me il coltello",
David Grossman

(Jeanloup Sieff photography)

cieloinunastanzetta@gmail.com


25/08/16

"Dunque, pare che alle anime viventi possano toccare due sorti: c'è chi nasce ape, e chi nasce rosa. Che fa lo sciame delle api, con la sua regina? Va, e ruba a tutte le rose un po' di miele, per portarselo nell'arnia, nelle sue stanzette. E la rosa? La rosa l'ha in se stessa, il proprio miele: miele di rose, il più adorato, il più prezioso! La cosa più dolce che innamora essa l'ha già in se stessa: non le serve cercarla altrove."

"L'isola di Arturo",
Elsa Morante

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Pensavi
che l’amore era buono
e che volavi
in due corpi
che erano il tuo
e non erano il tuo
al contempo

che la terra era aria
piena di letti e di porte
piena di chiavi e di zeri

e che la città
con le sue pozzanghere e i suoi cani
era un cielo infinito per il tuo volo

pensavi
che il tuo corpo
diverso dal suo corpo
non era il tuo
se ti staccavi un istante
dal suo abbraccio
dal suo sole e dal suo suolo."

Homero Aridjis,
"Poesia"

(Alisa Verner photography)

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Da quando l'avevo baciata, io non potevo rivederla senza provare un batticuore mortale (...). Quest'ansia poi mi diventava, in presenza di lei, anche uno struggimento, quasi un'amarezza d'ingiustizia, e una rabbia. Il fatto era questo: che di tutti gli innumerevoli minuti che componevano il nostro passato comune, io, rivedendola, ne ricordavo uno solo: quello in cui l'avevo baciata. Mi pareva che il mio bacio le avesse lasciato un segno visibile per tutto il corpo, attorniandola d'una specie d'aureola complice, radiosa, morbida, dolce, e mia! E là io desideravo tornare a rifugiarmi, come nel mio nido. Come se ella fosse, ormai, la prigioniera incantata del mio bacio; e io fossi chiamato a dividere questa affettuosa prigionia con lei. Ormai, non potevo rivederla senza risentire la necessità, veemente e irresistibile, di stringerla e di baciarla ancora."

"L'isola di Arturo",
Elsa Morante

cieloinunastanzetta@gmail.com

24/08/16

"Alcuni sono nati per la gioia sublime. Alcuni sono nati per la notte infinita."

William Blake, 
"Auguries of Innocence"

(Maksim Shmeljov photography)

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Lascia che io respiri da te la luna,
come l'uomo che gioca che ha fortuna.
Il tuo vento notturno che va leggero,
sulla bocca di chi non è mai sicuro.

Pomeriggi assolati non ho vissuto,
ma il momento del tempo con te è venuto.
Non ti posso lasciare andar via, io amo
ogni gesto ogni cosa che fai, quello che sei.

Una donna, una storia sei tu;
quasi non ti aspettavo già più,
fra le mani, fra queste mie mani.

Una donna, una storia chissà
se una donna e una storia potrà dissetarmi
o almeno calmarmi un po'."

"Una donna, una storia".
Walter Foini
1978

cieloinunastanzetta@gmail.com
"Anche tu sei l'amore.
Sei di sangue e di terra
come gli altri. Cammini
come chi non si stacca
dalla porta di casa.
Guardi come chi attende
e non vede. Sei terra
che dolora e che tace.
Hai sussulti e stanchezze,
hai parole - cammini
in attesa. L'amore
è il tuo sangue - non altro."

Cesare Pavese
"Le poesie"

cieloinunastanzetta@gmail.com

23/08/16

"Io e te giocavamo coi silenzi 
verso gli antichi passi dell'amore
quando la luce dei lampioni ci sorprese
come un guizzo di mattino
nell'attesa notte."

"Quaderno bizantino",
Costantino Marco

cieloinunastanzetta@gmail.com
cieloinunastanzetta@gmail.com 
"Non è necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare nemmeno, aspetta soltanto. Non aspettare neppure, resta lì in assoluto silenzio. Il mondo verrà ad offrirsi a te perché lo smascheri, non può fare altrimenti, si torcerà estasiato ai tuoi piedi."

Franz Kafka,
"Meditazioni sul peccato, la sofferenza, la speranza e la vera via"

cieloinunastanzetta@gmail.com



"Non si era mai dovuta difendere troppo dai maschi nella vita. Aveva imparato presto a dire sì o no. Per esperienza sapeva che raramente si pronunciavano quelle due parole. Il "sì" è qualcosa che vaga nell'aria, basta un sorriso, una parola, un atteggiamento, un'occhiata più lunga, per far capire che quell'incontro è un "sì", immediato o mediato dal desiderio di farsi desiderare." 

Lina Sotis,
"Una come tutte"

cieloinunastanzetta@gmail.com

22/08/16

"Perché ti ho e non ti ho
perché ti penso
perché la notte è qui ad occhi aperti
perché la notte passa e dico amore
perché sei qui a riprendere la tua immagine
e tu sei meglio di tutte le tue immagini
perché sei bella dai piedi fino all’anima
perché sei buona dall’anima fino a me
perché dolce ti nascondi nell’orgoglio
piccola e dolce
cuore corazza
perché sei mia
perché non sei mia
perché ti guardo e muoio
e peggio ancora muoio
se non ti guardo amore
se non ti guardo
perché tu esisti sempre ovunque
ma esisti meglio dove io ti voglio
e la tua bocca è sangue
e senti freddo
io devo amarti amore
ti devo amare
anche se la ferita fa male per due
anche se ti cerco e non ti trovo
e anche se
la notte passa e io ti ho
e non ti ho."

Mario Benedetti,
"Cuore corazza"

cieloinunastanzetta@gmail.com
“Dobbiamo rinunciare a cogliere una rosa,
per timore che la sua spina ci ferisca?”

Arthur Schopenhauer

cieloinunastanzetta@gmail.com


"Farò della parola tumulto e del tumulto schiuma d’onda. Saranno segrete lacrime liberate. E ne faremo destino.
Tu che hai trasformato ogni mio “dovevo” in splendidi "puoi”.
Non c’è sfiorare senza mutare. E nel mutare sorridere. Questo è accettarsi. E sorridere al destino.
E anche se spigoloso ami il mio essere talvolta scoglio perchè è lì che il tuo tumulto d’onda ama infrangersi.
Forse solo chi sorride fa suo il proprio destino.
Tu che di me ami anche i mutamenti. Sorridi nel mio morire e rinascere in mille forme: sei sostanza, sei respiro dei miei mari lunari.
L’inquietudine derivante dal tedio. Ecco cosa uccide il desiderio. Spegnendolo.
Non temiamo il destino. Non ci tireremo indietro. Prima di essere schiuma saremo indomabili onde."

Cesare Pavese,
"Dialoghi con Leucò"
1947

cieloinunastanzetta@gmail.com

21/08/16

Prima di entrare in questa sala illuminata a giorno
potevo ancora dire che in te
stava il nostro ultimo calore:
ancora vivevamo
nell'abbraccio della tua notte.

Adesso cammini e cammini al piano di sopra,
nell'antico poema mistico che è la mia mente:
ascolto il tuoi passi
echeggiare sul pavimento di marmo lucente.
Qualcuno lo trova strano?
Per me ci sono segni e riferimenti:
e io torno, volta dopo volta, in segreto,
alla tua sala dagli alti soffitti
dove la luce diurna non si spegne mai
ma è notte
con tutte le macchine parcheggiate fuori
e ogni cosa dimora del silenzio.

Ma chi sono per negare
questa mia immagine di uno spazio aperto?
Perché odiare me stesso per un tale inganno
se è qui che sto,
nella tua sala dagli alti soffitti
dove la luce non si spegne mai
e io ispiro la tua notte che vive
la tua notte che mi toglie il respiro.
Dentro, fuori, senza ormai alcun senso.

Steven J. Grieco

cieloinunastanzetta@gmail.com