30/06/16

"La notte scende,
siamo lontani di cuscini
ma di anime siamo vicini."

Vivian Lamarque,
"Poesie dando del lei" 

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"E mai penserò,
quando sarò libero dall'impossibilità
di questo amore,
che hai gli occhi come gli uccelli
e un sesso nel quale mi rintanerei
a passare l’inverno.
Metterò un nastro di seta sul cuore
per non dimenticarmi
che devo dimenticare.
E rendere possibile
l’impossibile.
 Perché sei la cosa più bella,
tra l’altro, di questo mondo."

Ángel García López
"Perversificaciones"
1990

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"Il sogno a occhi aperti
non è un vuoto mentale.
E' piuttosto il dono di un'ora
che conosce la pienezza dell'anima."

Gaston Bachelard

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29/06/16

"Appoggiami la testa sulla spalla:
ch'io ti accarezzi con un gesto lento,
come se la mia mano accompagnasse
una lunga, invisibile gugliata.
Non sul tuo capo solo: su ogni fronte
che dolga di tormento e di stanchezza
scendano queste mie carezze cieche,
come foglie ingiallite d'autunno
in una pozza che riflette il cielo."

Antonia Pozzi,
"Un'altra sosta"

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"Qualcosa che resti su di me,
un abbaglio dal tuo volto,
perché brillino di bellezza i miei occhi.
Qualcosa che resti del tuo sguardo
nel mio sguardo, come ombra.
Intrecciando le mie palpebre con le tue
in uno sguardo chiuso per vedere diversamente.
Ch’io baci le tue labbra per essere baciato."

Ghiorgos Thèmelis,
da "Poesia greca contemporanea"
1968

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"E sono fatta d'aria 
La stessa che tu respiri leggera 
E sono accanto a te, con te 
Son la tua passeggera
Io sto viaggiando accanto a te 
Qualunque cosa io ti dica
 Con la mia voce che non c'è 
Sono la tua migliore amica 
E sono fatta d'aria 
Quella che muove la nebbia in brughiera 
Sono accanto a te, con te 
Son la tua passeggera."

Mina,
"Compagna di viaggio"

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28/06/16

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"Felice per lei che stava nella stanza, che aveva diritto di cittadinanza in tutto ciò che toccava e con cui conviveva, pesce nel fiume, foglia sull'albero, nuvola nel cielo, immagine nella poesia."

"Il gioco del mondo (Rayuela)",
Julio Cortázar


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"Nessun uomo capisce che ogni nuova truccatura, ogni vestito nuovo, ogni nuovo amante, suggeriscono alla donna un'anima nuova."

André Malraux,
"La condizione umana"
1933

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"Il pudore inventò il vestito
per maggiormente godere la nudità."

Carlo Dossi,
"Note azzurre"

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27/06/16

"Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma."

Eugenio Montale,
"Ossi di seppia"

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"Eppure resta che qualcosa è accaduto,
forse un niente che è tutto"

Eugenio Montale,
"Satura"

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26/06/16

"Come sei bella.
La tua bellezza mi spaventa.
E ho fame di te.
E ho sete di te. 
E ti supplico: nasconditi."

Yannis Ritsos


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"La donna è un regalo che vi sceglie."

Georges Brassens

(Damon Loble photography)

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"Quando il sole vi canta nel cuore
da una piccola mattina di estate
quella è libertà."

Georges Brassens

(Alisa Verner photography)

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25/06/16

"Il pudore è l'intelligenza della donna."

Libero Bovio, 
"Don Liberato si spassa",
1937

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Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano

E ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Fabrizio de André,
"Via del Campo"

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"Questa donna che vedi qui non ha nulla.
Le sue mani non conoscono anelli
però annidano farfalle,
non ha altro ornamento sul suo petto
che due dritti smeraldi,
né altro vestito che la copre
che le impronte che un amante le avrebbe lasciato.
Questa donna che vedi qui
cammina da sempre a piedi scalzi
e non ha passaporto,
né carta d’identità,
né speranza,
ma le avanzano strade,
terre profonde e lontane,
e anche se non ha nome
gli uccelli la chiamano.
Questa donna che vedi qui
non ha casa
e come letto le basta un sorriso,
si affaccia sul mondo
dalla sua unica finestra
che segna che è viva.
Questa donna che vedi qui
non ha nulla più
di un grande amore distante
per cui le germogliano mille stelle nel ventre,
per cui si veste di luce,
per cui tace,
per cui le nuvole le s’incendiano,
per cui le notti non finiscono.
Questa donna che vedi qui
a volte neanche sa se in realtà esiste
e allora si trasforma in fragile erba,
o in raffica di vento che spaventata
corre a rifugiarsi nella tua parola."

Aída Elena Párraga

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24/06/16

"Non si desidera di godere. Si desidera sperimentare la vanità di un piacere, per non esserne più ossessionati."

Cesare Pavese

(Alisa Verner photography)

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"Tu sei come una terra 
che nessuno ha mai detto. 
Tu non attendi nulla 
se non la parola 
che sgorgherà dal fondo 
come un frutto tra i rami. 
C'è un vento che ti giunge. 
Cose secche e rimorte 
t'ingombrano e vanno nel vento. 
Membra e parole antiche. 
Tu tremi nell'estate."

Cesare Pavese

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"Non ci sono ricordi.
Solo un sussurro
che è la voce del mare
fatta ricordo."

Cesare Pavese

(Jean-Claude Sanchez photography)

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23/06/16

"Per me era un sogno in carne e ossa: al solo vederla la mia immaginazione spaziava all'infinito, dal classico al gotico, dal volgare al divino. La bellezza è crudele. Ciò che chiamiamo bello ci fa tremare. E cosa potrebbe essere più terrificante e più bello che perdere ogni controllo?"

"Dio di illusioni",
Donna Tartt

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"Moriremo di parole scritte,
 dimenticandoci come si fa a pronunciarle."

Albert Hoffman

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"Lei non stava facendo nulla che io potessi vedere, eccetto stare lì in piedi appoggiata alla ringhiera del balcone, tenendo insieme l'universo."

"A girl I knew",
Jerome David Salinger

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22/06/16

"Egli Desidera il Tessuto del Cielo"

Se avessi il drappo ricamato del cielo
Intessuto dell’oro e dell’argento e della luce
I drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
Dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
Stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi.
Invece, essendo povero, ho soltanto sogni,
E i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi.
Cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.

 "He Wishes for the Cloths of Heaven"

Had I the heaven’s embroidered cloths
Enwrought with golden and silver light
The blue and the dim and the dark cloths
Of night and light and the half-light,
I would spread the cloths under your feet.
But I, being poor, have only my dreams,
I have spread my dreams under your feet.
Tread softly because you tread on my dreams.


(William Butler Yeats)

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"Il mio sogno? Stare di fianco al mio uomo, ascoltare musica, leggere poeti, imparare a scrivere, comporre versi, i primi che mi vengono alla mente, e avere accanto qualcuno a cui farli leggere. E poi recitare cose serie, cose importanti..."

Marilyn Monroe

(Jean-Claude Sanchez photography)

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"C’è un giardino chiaro, fra mura basse,
di erba secca e di luce,
che cuoce adagio la sua terra.
È una luce che sa di mare.
Tu respiri quell’erba.
 Tocchi i capelli
e ne scuoti il ricordo."

Cesare Pavese

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21/06/16

"Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l’estate in una chiesa d’oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t’addentri nel sotterraneo del mondo
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda."

Pablo Neruda,
“Cento sonetti d’amore”

Lorenzo Capellini photography,
"L'anima del corpo"

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Allorché la Natura col suo estro possente
concepiva ogni giorno qualche figlio prodigioso,
avrei voluto vivere accanto a una fanciulla gigante,
come ai piedi d’una regina un gatto voluttuoso.
Vedere il suo corpo insieme alla sua anima fiorire
e crescere liberamente nei suoi terribili giochi;
dalle umide nebbie fluttuanti negli occhi capire
se il suo cuore covi un oscuro fuoco;
percorrere a non finire le sue splendide forme;
scalare la china d’un suo ginocchio enorme,
e talvolta d’estate, quando soli malsani,
la fanno, stanca,
giacere attraverso la campagna,
addormentarmi mollemente all'ombra dei suoi seni,
come un quieto villaggio a piè d’una montagna.

"La Gigantessa",
Charles Baudelaire

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Tutti abbiamo bisogno talora di un complice,
qualcuno che ci aiuti a usare il cuore.
Che ci aspetti orgoglioso nelle vecchie stanze,
che denudi il passato e disarmi il dolore.
Prodigioso, unico, padrone del suo silenzio.

Qualcuno rimasto nel quartiere dove nascemmo o
che perlomeno si accolli i nostri rimpianti
finché la coscienza non apponga il suo perdono.

Complice dell'immaginario ci difende dal mondo,
dalla sciabolata del raggio e dalle fiamme del sole.
Tutti abbiamo bisogno talora di un complice,
qualcuno che ci aiuti a usare il cuore.

Mario Benedetti

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20/06/16

"Ogni istante dei nostri incontri
lo festeggiavamo come un’epifania,
soli a questo mondo.
Tu eri più ardita e lieve
di un’ala di uccello,
scendevi come una vertigine
saltando gli scalini, e mi conducevi
oltre l’umido lillà nei tuoi possedimenti
al di là dello specchio.
Quando giunse la notte mi fu fatta
la grazia, le porte dell’iconostasi
furono aperte, e nell’oscurità in cui luceva
e lenta si chinava la nudità
nel destarmi.
"Tu sia benedetta",
dissi,
conscio di quanto irriverente fosse
la mia benedizione."

Arsenij Tarkovskij,
"Primi incontri"

(Norbert Bäres photography)

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"Scoprì che il piacere dei sensi non consiste, come aveva sempre creduto, in un atto unico. La sensualità può rivelarsi in ogni gesto, nel modo di accendere una sigaretta, di sbucciare una mela.
Il piacere non è un’azione, ma uno stato diffuso e continuo: un modo particolare di vedere le cose, che si acquisisce alla nascita e si perde solo quando si muore."

Violet Keppel Trefusis,  
"Broderie Anglaise"

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"No, no, la lingua dell'amore non è la parola, amica! E' il sospiro, il disegno di un seno, che si alza e si abbassa, è lo sguardo ardente e puro che nell'altro affonda, è un lungo e divino bacio, fusione di labbra roventi, che viene a incendiare di febbre i nostri cuori."


Hippolyte Lucas

(Igor Amelkovich photography)

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19/06/16

”Ho sempre creduto nei numeri, nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento, ma dopo una vita spesa nell'ambito di questi studi, io mi chiedo: cos'è veramente la logica, chi decide la ragione. La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica, l’illusione e mi ha riportato indietro e ho fatto la più importante scoperta della mia carriera. La più importante scoperta della mia vita. È soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui stasera solo grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni. Grazie.”

John Nash (Russell Crowe),
dal film
“A Beautiful Mind"

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“E venne il giorno in cui il rischio di rimanere chiuso in un bocciolo divenne più doloroso del rischio di sbocciare."

Anaïs Nin, 
"Diario", volume I
1931 - 1934

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"Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui taci?
Chi ti cerca nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all'indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti.
Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto,
ed ora,
nuda ormai dell'equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia;
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia,
o mia invisibile."

Pedro Salinas

(Jiří Růžek photography)


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