30/08/20

Ci sono anime che hanno addosso un’incrinatura segreta, una frattura sospesa che sfugge anche a chi la porta dentro. Quella linea sottile può restare invisibile per lungo tempo, animando l’illusione dell’intero come fa la crepa nel cuore di un piatto scheggiato. Quando quella frattura cede è sempre a causa di un niente: basta un grado in meno nell'aria a provocare la contrazione della materia e metterne a nudo la ferita. Altre volte a far cessare il patto silenzioso delle molecole è un tocco lieve, uno sfiorare il bordo dorato del piatto senza altra intenzione che la carezza. Allora la finzione dell’integrità cade all'improvviso e rivela l’anima in cocci, irreversibile.

Michela Murgia,
da "Chirù"

(Claude Alexandre photography)

28/08/20

Ti voglio e non sei qui.
Mi soffermo in questo giardino,
a respirare il colore che è il pensiero
prima di diventare linguaggio nell'aria ferma.
Pure il tuo nome è un pallido spettro e,
per quanto lo esali senza posa, non mi rimarrà accanto.
Stanotte ti invento, ti immagino,
i tuoi movimenti più nitidi delle parole che ti faccio dire e che hai già detto.
Ovunque tu sia ora, nella mia testa mi fissi con uno sguardo,
standotene qui mentre la luce fresca della sera
si dissolve nella terra.
(...)

Carol Ann Duffy,
da “Lo splendore del tempio”


26/08/20

Il primo gesto concreto di una storia d’amore ne è in realtà il capitolo finale, che arriva quando tutto è già stato fantasticato nel desiderio. È lì - dove vivono le Beatrici e le Silvie di tutta la poesia d’amore - che nascono i feticci. Negli spazi fantasiosi dell’amore un nastro per capelli è già tutta la donna che l’ha indossato. Nessuno può misurare la delusione nel toccare il corpo vivo fantasticato e scoprire che il desiderio era più seducente di ciò che desiderava...

Michela Murgia,
da "Chirù"


25/08/20

L’inventato

Ogni mattina, puntualmente,
con la morosa esattezza
di un’ossessione di pendoli
sul bordo del sogno,
lì dove i desideri e le paure
penzolano, si separano, gocciolano
come lente lacrime impure,
appari.

Sei l’inventato,
l’immagine senza specchio,
il doloroso oggetto dei miei sogni
e approfitti del mio sopore
per colarti, clandestino,
fino a dove non ti permetto nelle mie veglie.

Sei l’inventato,
la mia creatura tenace,
quella che andai armando lentamente
durante tanti anni,
rammendando, amorosa,
ad ogni colpo della realtà.

Julieta Dobles

23/08/20

Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.

Pablo Neruda

(Zach Venice photography)

20/08/20

In questa notte in cui tutto trabocca
sii magica virtù all’incrocio dei tuoi sensi,
dei loro strani incontri sii tu il senso.

Rainer Maria Rilke,
da "Sonetti ad Orfeo"

(Céline Andrea by Cyriaque Billard)


19/08/20

Col silenzio fortifichi l’ardore del pensiero
perché ne nasca una parola.

Prima della parola
- la rincorsa del cuore
- lo sperpero del sangue
- l’esercizio dei sensi.

Lucianna Argentino,
da "In canto a te"


18/08/20

Io non so che cosa sia l’amore. So cosa sono le intimità provvisorie. Non pensate a godimenti fuggitivi, a divagazioni non matrimoniali. Solo una visione vecchia di noi stessi e degli altri ci può far pensare all’amore come a una cosa che prima non c’è, e poi compare, e poi finisce. A me sembra che ci siano parti di noi che sono sempre in amore e altre che sono in fuga, sepolte e irraggiungibili. Ogni incontro bello, ogni intimità attinge a un giacimento mitico e poetico del quale dobbiamo smettere di aver paura. L’amore è una dimensione intimamente locale, si svolge sempre in un luogo ed è inedito ogni suo gesto. Il luogo dell’amore è il corpo. Corpo che diventa foglia, albero, paesaggio. Corpo che fa ombra e fa luce, corpo assoluto e cordiale, per un’ora o per mezzo secolo.

Franco Arminio,
da "L'infinito senza farci caso"

(Marta Syrko photography)

17/08/20

"Con/fondersi"

(Hélène Dourliand photography)


15/08/20

Era il momento giusto.

(È sempre il momento giusto
quando sta per accadere qualcosa di bello).

Ima GI

14/08/20

Nominarti

Non la poesia della tua assenza,
soltanto un disegno, una crepa in un muro,
qualcosa nel vento, un sapore amaro.

Alejandra Pizarnik

Vieni amore,
c’è un lago di sale senza fine
per le nostre ferite aperte e tufo
per ingessare i nostri baci e vento
per spaccarci le labbra e sgretolare
tanta bellezza che frana sul cuore.
Vedrai come tutto qui è bruciato
e crederai a un’estate perenne.

Imparerai allora a riconoscere la mia pelle
riarsa tra tutte le altre
e finalmente leggerai le macchie sparse,
banchi d’alghe scure alla deriva,
come la mappa dei miei luoghi,
cronistoria colorata
dei miei naufragi più riusciti.

Annarita Rendina

(Steven Schiller photography)


12/08/20

Innamoratevi della persona, non del mito che vi siete creati. Innamoratevi dei gesti, della presenza, delle manifestazioni d'amore, non delle vostre invenzioni. Innamoratevi di qualcuno che esiste per davvero, anche al di fuori della mente rapita. Innamoratevi così.

Serena Santorelli,
da "In punta di cuore"


11/08/20

E si ammassavano le nuvole

Sembrava il tipo di vita che volevamo.
Fragole di bosco e panna al mattino.
La luce del sole in ogni stanza.
E noi a camminare nudi sulla riva.

Qualche sera, però, ci siamo trovati
incerti sul domani.
Come attori tragici d’un teatro in fiamme,
con gli uccelli a ruotare in cerchio sulle nostre teste,
ed i pini scuri inspiegabilmente ancora lì fermi,
abbiamo calpestato ogni roccia insanguinata dal tramonto.

E poi di nuovo sul nostro terrazzo a sorseggiare vino.
Perché sempre questo senso di tragico finire?
Nuvole dalle sembianze quasi umane si ammassavano
all’orizzonte, mentre ogni cosa era piacevole
nell’aria mite ed il mare sereno.

Poi la notte ancora ci sorprese, una notte senza stelle.
Mentre tu accendevi una candela, nuda la portavi
in camera da letto ed in fretta la spegnevi,
ancora lì, inspiegabilmente fermi nel buio, i pini e l’erba.

Charles Simic

08/08/20

Nulla di ciò che t'offro
è irraggiungibile:
cieli e solchi d'uccelli, carezze come nubi
(il tuo cuore che batte inimitabile).
Tutto questo è possibile
senza bisogno di fantasticare.

E mai nessuno chiederà in che giorno
o in che mese viviamo.
Un lampo che s'incunea dentro il tempo
è quanto ci rimane da salvare.
L'illusione di stare l'un con l'altro.
Nulla di ciò che t'offro
può sembrare impossibile:
pensieri in volo simili ad uccelli,
un ponte teso fra i nostri due mondi.

Francisco Véjar,
da "Canciones imposibles"


07/08/20

Dolce amica, non credo alle tue
parole, ai tuoi sensi, ai tuoi occhi
e neppure a me stesso, soltanto credo
alle stelle che splendono in alto.
Per un sentiero làtteo le stelle
mi mandano sogni infallibili
e nel deserto sconfinato allevano
per me fiori celesti.
E in quell'eterna estate, tra quei fiori,
intrisa di argento azzurrino,
come leggiadra tu sei, e nella luce stellare
com'è libero e puro l'amore.

Vladimir Sergeevič Solov'ëv

(Céline Andrea photography)

05/08/20

È che non bisognerebbe mai immaginarsi niente molto in dettaglio, perché l'immaginazione finisce per mangiarsi tutto il terreno su cui una cosa potrebbe succedere.

Andrea De Carlo,
da "Due di due"

(Helmut Newton photography)

04/08/20

Io sarei il maschio e tu la femmina
vestita di tormenta.
Dormiresti
nella culla del mare più impensato,
diadema d'altra luce nei tuoi capelli,
e nelle mani remote
la sabbia fuggitiva
di noi due, desertici e felici.

E vivremmo lontano, dimentichi
del tempo, dell’ora in cui fummo schiavi
della nostra paura, di questo assurdo
mondo, sicario assoldato dalla morte.

L’isola è in noi
in attesa
che la rabbia maturi e ci porti via.

Juan Vicente Piqueras,
da “Palme”

02/08/20

Le cose che non riescono ad essere
dimenticate continuano a succedere.

Le sentiamo come la prima volta,
le sentiamo fuori dal tempo,
in quel mondo del sempre dove le date non datano.
Solo nel mondo del mai esistono lapidi.

Che importa, dopotutto,
che" lei" sia partita,
sposata, cambiata, scomparsa,
abbia dimenticato,
ti abbia ingannato, o qualunque altra cosa
che ti abbia fatto, insomma?
Hai avuto una parte
della sua vita che è stata solo tua, e, questa, lei
non potrà mai passarla da te a nessun altro.

Ci sono beni inalienabili, ci sono momenti che,
al contrario di quel che pensi,
fanno parte della tua vita presente
e non del tuo passato.
E si aprono nel tuo sorriso anche quando, dimentico di loro,
starai sorridendo ad altre cose.

Ah, non cercare neanche di sapere
quanto devi all'ingrata creatura...
"A thing of beauty is a joy for ever",
disse, cento e molti anni fa, un poeta
inglese che non riuscì a morire.

Mário Quintana