30/01/22

Lei è penetrata in un recinto della mia intimità che era rimasto ermeticamente chiuso e che io stesso non conoscevo. Nei suoi gesti, nell'odore della sua pelle, nel suo modo di guardarmi, immediato, intenso, in un breve intervallo che mi lasciava imbevuto in una travolgente tenerezza, nella sua dipendenza fatta di accettazione irriflessiva e assoluta, aveva la virtù di riscattarmi all'istante dalle mie perplessità e ossessioni, dai miei avvilimenti e cadute o dalle mie semplici occupazioni quotidiane, per lasciarmi in una sorta di circolo radioso, fatto di palpitante energia, di vigorosa certezza, come l’azione sconosciuta di una droga sconosciuta che avesse il potere di concedere la felicità senza ombre.

Álvaro Mutis

29/01/22

Se guardiamo il volto dell’amata
e chiudiamo gli occhi
per palparlo poi nella memoria
il fantasma della paura ci tradisce.
Per questo gli amanti
non si danno mai nulla l’uno all’altro
e le mani che percorrono il corpo
non inseguono la pelle
ma l’oblio della futura solitudine.
E le carezze si prodigano
non ai corpi
ma al vuoto dell’assenza
nella paura di restare senza compagnia.

Miguel Mendez Camacho

27/01/22

Non ho un nome per te
non ho un nome per il bene
le parole mi visitano
dicono che il cuore è vivo
la sua pelle morbida
elastica la capienza:
ti ospito in nudità,
sulla sedia la pelle aspetta
il mattino
quando troverò per te
le parole giuste.
Ancora non so
il compito della notte.
Sillabo piano
rifugi e ospitalità
canto i nomi
di chi accoglie
nello sguardo.
Mi fido di te.

Chandra Livia Candiani

26/01/22

In una vita rigorosamente governata dalla carne mi ritrovavo, all'improvviso, a maneggiare una materia per me ignota, estranea: l'anima. Il corpo genera eccitazione, ma dura poco. L'anima no, lavora incessantemente.

“La scommessa”,
Raffaello Mastrolonardo

24/01/22

Usate il desiderio, ma evitate che il desiderio usi voi, perché è la bacchetta che sceglie il mago – e non viceversa.

Ima GI

23/01/22

Non c’è altro. Solo la donna per rallegrarci,
solo occhi di donna per riconfortarci,
solo corpi nudi,
territori in cui l’uomo non si stanca.
Se non è possibile dedicarsi a Dio
nell'epoca della crescita,
che cosa dare al cuore afflitto
se non il circolo di morte necessaria
che è la donna?
Siamo nel sesso, bellezza pura,
cuore solo e pulito.

Jaime Sabines,
“Non c’è altro. Solo la donna”

(Alisa Verner photography)

21/01/22

Chiudere l’udito a tutti i rumori
tranne a quello della pioggia.
Relegare tutti i pensieri
angosciosi nel posto che gli spetta,
nel tempo passato o futuro.
Sistemare i sentimenti
nei reconditi meandri del cuore,
in astucci chiusi a chiave
fino all'alba.
Reprimere i dolori.
Controllare i desideri
e superare le offese.
Non comporre poesie.
Afferrare il filo di una storia
e inventare una favola.
Fungere da mamma a se stessi.
Essere la propria amata.
Coprire di baci
il cuore insoddisfatto.
Coprire con una coperta
le membra infreddolite.
Entrare
nell'enclave monastica
del buio e del silenzio.
Andare lontano.
In capo al mondo.
Al confine dei sogni e dei non sogni.
E magari
ancora più lontano.

Kajetan Kovič,
“Istruzioni per dormire”

19/01/22

Sono un punto solo nel deserto rosso:
oggi è questa la mia dimensione, un punto
che non ha lunghezza, larghezza, profondità,
caduto dalla parte più alta del cielo su una terra
piena di silenzio e pura improvvisamente.
Ti scrivo da una zona rossa, ed è questa la verità:
i confini sono tracciati, il rosso ha riempito lo spazio,
vuoto, neutro, senza uscita, e tutti sono come me,
punti soli, senza illusione […].

Maria Borio

18/01/22

Arrivi quando meno
ti ricordo, quando
più lontano sembri
dalla mia vita.
Inatteso come
quelle tempeste
che si inventa il vento
un giorno immensamente azzurro.
Poi la pioggia
trascina i suoi stracci
e cancella le tue impronte.

Meira Delmar

17/01/22

Indosso e calzo ogni mattina forzando, come avessi sempre un altro numero, un’altra taglia. Cresco ancora nel buio, come una pianta che beve dal nero della terra. Per vestirsi bisogna perdere i rami allungati nel sonno, le foglie più tenere aperte. Puoi sentirle cadere a un tratto come per un inverno improvviso. Nello stesso istante perdi anche la coda e le ali che avevi. Da qualche parte del corpo lo senti. Non sanguini, è una privazione a cui ti hanno abituato. Non resta che cercare il tuo abito. Scivolare come un raggio, fino al calare della luce.

Franca Mancinelli,
“Libretto di transito”

15/01/22

Ella appariva, così, la donna di delizia, il forte e delicato strumento di piacere, l'animale voluttuario e magnifico destinato a illustrare una mensa, a rallegrare un letto, a suscitare le fantasie ambigue d'una lussuria estetica. Ella così appariva nello splendore massimo della sua animalità: lieta, irrequieta, pieghevole, morbida, crudele.

Gabriele D'Annunzio,
“Trionfo della morte”
(Libro V, Tempus Destruendi)

13/01/22

Tutto è seduzione. Tutto non è che seduzione.

Jean Baudrillard

11/01/22

In una sola notte possono passare duecentomila anni, il tempo si muove solo nella nostra mente. Gli eterni segni delle stagioni, la terra amata e in continuo mutamento proseguono esteriormente, mentre gli anni luce dentro di noi ci costringono a roteare sotto cieli diversi.

Jeanette Winterson,
“Il sesso delle ciliegie”

09/01/22

Ora so cos'è la solitudine, credo. Perlomeno la solitudine passeggera. Nasce da un punto indefinito dell’io: come una malattia del sangue che si diffonde in tutto il corpo sicché non si può localizzare il focolaio, l’origine del contagio […]. Nostalgia è il nome che gli altri danno al malessere che ora mi domina. Sono sola in camera mia, sospesa tra due mondi.

Sylvia Plath,
“Diari”

07/01/22

Avevo fatto una scoperta importante: tutto quello che è al di fuori di te ti può essere sottratto, in ogni momento. Solo ciò che è dentro di te è al sicuro.

Jeannette Winterson,
“Perché essere felice quando puoi essere normale?”

05/01/22

In questo territorio,
dai tuoi piedi alla tua fronte,
camminando, camminando, camminando,
passerò la mia vita.

Pablo Neruda,
“L’infinita”

03/01/22

Quanto mi piace
pronunciarti
cercarti
scovarti
in ogni circostanza
in ogni piccola bellezza

e quanto lontano
tu sei
e quanto il tuo nome
dal ritmo dei miei
giorni
dai miei anni
di rosea ingenuità

eppur io
dimenticar questo tuo nome
queste capriole d’amore
non so
perché anche il tuo silenzio
è della speranza
la mia eterna musica.

Giulia Midei

(Anastasia Mihaylova photography)

01/01/22

Un letto di luce, una sedia di silenzio, una tavola in legno di speranza, null’altro: così è la stanza in cui vive in affitto l’anima.

“Ressusciter”,
Christian Bobin