"Il corpo desiderato"
Come in una bottega calda d'antichi inverni,
di quelle con la stufa gigante,
da musicante miope o tappezziere,
liuti e velluti,
ti penetro in sere così chiare di salute
che mi pare di riudirlo il campanellino della porta
nel tuo strillo d'avvio.
(...)
Alberto Bevilacqua