31/07/18

"Perché? Perché non siamo stati forti, perché quando l’amore non basta devono bastare le persone e noi non ce l’abbiamo fatta. Ci s’amava tanto e ci si ama ancora, ma cosa credi? Davvero pensi che tutti quelli che si amano siano insieme?”

Susanna Casciani


"Albero e vento si afferrano e si possiedono
Il tronco contorto
è un corpo che si abbandona e resiste
Uno chiede il viaggio
e l’altro radici.
Così è l’amore."

Ruth Hernández Boscán


"Ama il tuo sogno se pur ti tormenta
Amalo come se fosse l'unico
Amalo come se avesse l'anima
Amalo e raccontagli di te
Amalo e ricordalo in te
Amane il suo passato
Amane il suo presente
Ora raggruppa tutto quest'amore
e raccontalo a me, anima mia
affinché io non debba tormentare il nostro sogno:
poter procedere insieme
nell'armonia dei nostri sensi uniti
appagati dal nostro incontro breve
stavolta il fiore reciso
oggi ci ha lasciato il suo profumo
che nei ricordi accende i sensi
e che nel donarci l'incontro univoco
ci ha lasciato un segno di reciproca appartenenza,
e nell'accarezzarne il tempo,
mia amata,
ne ascolterò i sospiri,
per sempre ricorderò quel suono
per sempre amerò quel nostro sogno
per sempre ne sottrarrò il suo tormento.
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta!"

Gabriele D'annunzio

(Céline Andréa photography)


30/07/18

La terra originale

"Come scende la vita queste scale
come si sottrae all'incontro, come
affonda dentro la ferita cava, pulsante
quando terminato il giorno guaisce
il cane disperato col seme in eccesso.
Vorrei che fossi tu, vorrei
che nulla restasse inviolato,
bere quanto trabocca ed infine
ubriachi, prossimi alla partenza
con le code che salutano e le lingue
asciutte, noi educati viaggiatori noi
bestie turbate, incontaminate."

Eleonora Rimolo

"Ci sono gli amori che hanno a che fare con i percorsi, quelli che hanno a che fare con la solitudine e poi ci sono quelli che non servono a niente, gli amori altissimi."

Sara Gamberini,
"Maestoso è l'abbandono"

(Simon Bolz photography)


"E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare, perché se non dimentichi subito non dimentichi più.
E non importa se la vita va avanti, se ogni cosa ti ricorda che certe cose non possono funzionare. Se non dimentichi subito certi ricordi ti tornano a cercare. Sono momenti impensabili, tu nemmeno lo immagini che possa succedere. Perché tanto la vita non ti ridà mai indietro un’altra occasione identica. Te ne dà tante altre ma non una identica.
L'identikit di un'occasione porterà sempre un nome e cognome, il rumore di certi passi, un profumo, una canzone, un sorriso all'improvviso, un silenzio raccontato da uno sguardo o persino un incontro mai avvenuto.
Sarai fortunato se, guardando indietro nel tuo puzzle mentale, non avrai neppure un tassello da cambiare. È davvero molto difficile. Quel macigno sullo stomaco, quel cerchio che ti gira in testa, quella smania che non ti fa dormire, quell'ansia che ti fa sospirare, quella tristezza che è come un trapano per il tuo sorriso, sono i tanti tasselli che sono rimasti nel giro-vita dei tuoi ricordi.
Sarebbe più facile, più comodo, più naturale accettare che alcuni eventi vadano semplicemente come devono andare, che esiste un'evoluzione dove la nostra volontà non basta a modificare andamenti inesorabili. Se non lo puoi vivere lo puoi dimenticare. Ma spesso questo le anime se lo dimenticano. E allora ti dico sbrigati, sbrigati a dimenticare."

Massimo Bisotti,
"Un anno per un giorno"


29/07/18

"Arrivederci a te,
che hai intravisto l’emozione che m’aveva abbandonato…
è solo un arrivederci anticipato, questo.
Quello reale, quello che scioglierà le membra, 
ce lo diremo stasera.
Forse velocemente e distrattamente.
Perchè fa meno male.
Forse scandendolo.
A r r i v e d e r c i.
Perché ci nutriamo di emozioni
e questa potrebbe essere l’ultima."

David Grossman

"Alcune cose sono belle 
per quel che sono. 
In quel preciso momento.
Che durino minuti, 
ore, giorni o mesi, 
non importa. 
Non sono belle per quello 
che potrebbero diventare. 
Per il luogo da cui arrivano.
Sono belle lì, in quel momento 
perché sono così. 
Sospese.
Appena sfiorate."

Jorge Luis Borges

"Se con un t'amo detto mai 
ti sto perdendo e t'amo ancora, 
l'assenza è segno di realtà, 
quotidiano il silenzio sale e mi sa di vuoto 
e tu 
che accarezzi il mio domani 
spezzami 
quando sai che è tutto normale. 

Se con un t'amo io ti amai, 
se a fianco a te mi son fermato, 
io fossi in te ci penserei 
a coprire così 
ogni angolo in cui t'ho amato 
e tu 
come un canto siciliano, 
spingiti 
oltre il suono e va' più lontano. 

A che serve far soffrire il cuore 
se il finale è nell'aria, 
non ho te, io non ho te 
non ho te, io non ho te. 
Forse a volte è meglio far rumore 
mescolandosi al tempo 
che va via, 
portando via 
quello che è in un momento. 

Dimenticando ti pensai, 
facendo finta poi ti cercai, 
nel turbinio del sole mio 
la coscienza è un dolore 
che a volte fa stare soli. 
E tu 
che confondi le mie mani, 
fermati 
se di me non sai più che fare. 

Ma a che serve far soffrire il cuore 
se il finale è nell'aria, 
non ho te, io non ho te 
non ho te, io non ho te. 
Forse a volte è meglio far rumore 
mescolandosi al tempo 
che va via, 
portando via 
quello che è in un momento, 
in un momento, 
in un momento.

"Se con un t'amo",
Mango

28/07/18

"Per me conta solo una cosa, cogliere la vita, il tempo, comprendere e godere (...). Ho iniziato a fare di me stessa un essere letterario, qualcuno che vive le cose come se un giorno dovessero essere scritte."

"Memoria di ragazza",
Annie Ernaux

(Simon Bolz photography)

"Verso l'interno
si volge la via misteriosa.
L'eternità e i suoi mondi
sono in noi o da nessuna parte."

Novalis
(Pseudonimo di Georg Friedrich Philipp Freiherr von Hardenberg)

"Chi è capace di sentire, sa che si può provare piacere ancor prima di sfiorare l'altra persona. Le parole, gli sguardi... racchiudono il segreto della danza. (...) Chi osserva - e scopre - la persona che ha sempre sognato, sa che l'energia sessuale si scatena prima del sesso. Il piacere più grande non è il sesso, ma la passione con cui viene praticato. Quando è intensa, il momento sessuale serve ad alimentare la danza, non è mai l'elemento principale.
Chi è innamorato sta sempre facendo l'amore, anche quando non lo fa. Il momento in cui i corpi si incontrano è solo il traboccare della coppa. Si può restare insieme per ore, addirittura per giorni. Si può iniziare la danza un giorno e concluderla un altro, o magari non terminarla nemmeno, se il piacere è tanto. Niente a che vedere con undici minuti."

Paulo Coelho,
"Undici minuti"

27/07/18

"La risposta l’ho sempre avuta: è a partire da questa risposta che ho cercato la domanda tra le infinite domande affinché un giorno risposta e domanda potessero combaciare, potessero risolvere la mia esistenza. La domanda, soltanto la domanda, è destino.
«Saper stare nel mistero dell’incontro» è la ragione della nostra esistenza. Fino a che punto ne siamo capaci? Fino a che punto siamo capaci di far proprio l’estraneo?
Noi non siamo che altri. E questa dipendenza cancella i lineamenti di ciò che chiamavamo essere se stessi. Lo specchio mente. I ritratti scavano. L’escrescenza del silenzio cresce su ogni volto.
Ci sono maschere che crescono sui volti e volti che crescono sulle maschere. C’è l’assenza. L’identità è l’invenzione della solitudine. L’identità è un’eco. Divora l’anima. Uscire fuori dalla solitudine. Uscire dalle membra, dalla pietra. Uscire dentro. Nella geometria degli sguardi è presente il senso della lotta. Sfidiamo le nostre inutilità. Nascondiamo la mollica nelle tasche nella speranza di ritornare. Il corpo non crede più a nulla. Il segreto è perduto. Gli abbandoni si ripetono dentro la voracità delle parole. I rimpianti rincasano tardi la notte. Tiriamo su le lenzuola. Approfondiamo il silenzio.
Quando io sono io. Io sono tu. Quando appare il noi, chi scompare? Noi che rimaniamo in silenzio è il corpo. Desistere è contemplare la propria trasgressione."

Domenico Brancale,
"Rimane la fuga"

(Guido Argentini photography - "Reflections")

"La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine - uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare - vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere. Sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro -sentire-vedere-sentire- perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere - solo - ricevere - negli occhi - il mondo."

"Oceano mare",
Alessandro Baricco

(Gianpiero Fanuli photography,
“Gentlemen Take Polaroids")

26/07/18

"L’unica vita eccitante è quella immaginaria. Appena metto in moto le rotelle nella mia testa non ho più molto bisogno di soldi o di vestiti, e neppure di una credenza, un letto a Rodmell o un divano.”

"Una stanza tutta per sé",
Virginia Woolf
(21 aprile 1928)


"Così noi dobbiamo incontrarci da lontano
tu là - io - qui -
con appena una porta socchiusa
affinché oceani vi siano,
e preghiera,
e quel bianco nutrimento,
disperazione!"

Emily Dickinson

25/07/18

"Gli altri sono troppi, per me.
Ho un cuore eremita.
Sono impastata di silenzio e di vento.
Sono antica.
Mi pento ogni volta che vado
lontano dal mio stare lento."

Mariangela Gualtieri

"Ho messo la mia anima fra le tue mani.
Curvale a nido.
Essa non vuole altro che riposare in te.
Ma schiudile se un giorno la sentirai fuggire.

Fa’ che siano allora come foglie e come vento,
assecondando il suo volo.
E sappi che l’affetto nell’addio
non è minore che nell'incontro.
Rimane uguale e sarà eterno.

Ma diverse sono talvolta le vie da percorrere
in obbedienza al destino."

(Dalle lettere di Margherita Guidacci a Mladen Machiedo)


"Se sul treno ti siedi al contrario con la testa girata di là, vedi meno la vita che viene, vedi meglio la vita che va."

Vivian Lamarque

"Fummo quello che non si racconta né si ammette,
ma che mai si dimentica."

Frida Kahlo


24/07/18

"Quando non riesco a dormire, come adesso, leggo leggo leggo, scrivo con la musica in sottofondo, apro la finestra se non fa freddo, spio nelle case degli altri, mando email a uno sconosciuto... Sono le possibilità che ci fanno andare avanti."

Annarita Briganti,
"Quello che non sappiamo"

(Yasmine Chatila photography - "Stolen Moments")

 
"Ognuno lascia la sua impronta nel luogo che sente appartenergli di più."

Haruki Murakami

(Lucien Clergue photography,
"Nu de la Mer" - Camargue)


“Non è tranquilla, signore, l'acqua dove dormono certi pensieri. È profonda, e il fondo non si scorge.”

Charles Dickens


23/07/18

"Vorrei leggerti un po'
E tenere il segno con le dita.”

Nazim Hikmet


"Apro la sigaretta
come fosse una foglia di tabacco
e aspiro avidamente
l'assenza della tua vita.
E' così bello sentirti fuori,
desideroso di vedermi
e non mai ascoltato.
Sono crudele, lo so,
ma il gergo dei poeti è questo:
un lungo silenzio acceso
dopo un lunghissimo bacio."

Alda Merini


"Non mi piaceva il nero,
imbalsamava i lutti sui panni delle donne
del mio meridione bianco sale.
Ma su di te diventava il marmo pregiatissimo
col quale si scolpivano le dee."

Erri De Luca,
"Poesia"


22/07/18

"Ci sono notti
che non accadono mai
e tu le cerchi
muovendo le labbra.
Poi t’immagini seduto
al posto degli dèi.
E non sai dire
dove stia il sacrilegio:
se nel ripudio
dell’età adulta
che nulla perdona
o nella brama
d’essere immortale
per vivere infinite
attese di notti
che non accadono mai."

 Alda Merini


"La poesia degli antichi era quella del possesso, la poesia dei moderni è quella dello struggimento."

Wilhelm August von Schlegel


21/07/18

"E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita."

Hermann Hesse,
"Siddharta"


"Per innamorarti devi incontrare un oggetto seducente. Ciò che è seducente è diverso - naturalmente - per ogni individuo (…). Ciò che ti aspetti dalla persona amata dipende dalla tua infanzia, dal tuo passato, dai tuoi progetti, dall'intero contesto della tua vita. Puoi cercare qualcosa di molto specifico: un padre, un bambino, un’anima gemella; la sicurezza, la verità; un’immagine esaltata di te stessa. O il tuo bisogno può essere ambiguo, indefinito o addirittura infinito. Puoi volere qualcos'altro, qualsiasi cosa purché tu non l’abbia."

Simone de Beauvoir,
“What Love is and isn’t"


20/07/18

"Non ho mai veramente usato la parola felicità per la non corrispondenza a una vera esperienza sensoriale. I vocabolari elencano qualità come: abbondanza, soddisfazione totale, appagamento, che non mi convincono e mi suggeriscono solamente un'esperienza statica. La mia definizione ideale è piuttosto quella di una felicità dinamica, ossia "un'onda di grande energia vitale che t'invade e ti attraversa, e come è venuta, così se ne va, lasciandoti però in bocca il suo bel sapore..."

Mario Tancredi

"Che cos'è l'ideale se non l'io di cui si va in cerca e che resta sempre lontano? Si cerca se stessi, perciò non si ha ancora se stessi, si aspira a ciò che si dev'essere, perciò non si è. Si vive nello struggimento: per secoli si è vissuto in esso, si è vissuti nella speranza. Ma ben altra sarà la vita di chi vive nel godimento!"

"L'unico e la sua proprietà",
Max Stirner


19/07/18

"La mia felice bocca nuovamente incontrare vuole le tue labbra che baciando mi benedicono, le tue dita care voglio tenere e giocando congiungerle con le mie dita, saziare il mio assetato sguardo col tuo, avvolgere il mio capo nei tuoi folti capelli, con le mie membra giovani e sempre sveglio voglio rispondere a ogni movimento delle tue membra e da sempre nuovi fuochi d'amore rinnovare mille volte la tua bellezza, finché entrambi appagati e grati ci troviamo felicemente sopra ogni dolore, finché senza desideri salutiamo il giorno e la notte..."

Hermann Hesse


"Ci sono i valzer della testa, i valzer dei piedi e i valzer dei cuori. I primi vengono scritti sbadigliando, in camicia da notte, quando in strada sfrecciano le carrozze dirette ad un ballo e nessuno si ferma a raccoglierti. Ne risulta qualcosa in Do o in Fa maggiore. I secondi sono quelli di Strauss, in cui tutto ondeggia e salta (riccioli, occhi, labbra, braccia, piedi). Lo spettatore viene trascinato fra i ballerini, i suonatori sono allegri. Le loro tonalità sono in Re maggiore e La maggiore. La terza classe è rappresentata dai sognatori in Re diesis e La diesis maggiore, il cui padre sembra essere il valzer dello struggimento, i fiori serali e le figure crepuscolari, i ricordi della giovinezza amata e di tante altre cose..."

"Gli Strauss - Una dinastia a tempo di valzer",
Roberto Iovino

(Alexander Prischepov photography)

18/07/18

"La solitudine mi ha insegnato
l'impermanenza.
Io sto bene con gli altri, davvero.
Ma poi devo tornare da me.
Adesso so che le emozioni sono
sempre affamate.
Come i motivi della realtà e dell’alfabeto.
Che si fortificano per endovena.
Che non esistono mediatori e sentieri battuti.
Che devi nuotare sull'altro lato
dello stesso fiume che ti ha
d’un tratto negato
l’infondatezza del dare."

Tanja Kragujević

(Aleksandr Talyuka photography)



"Scrissi "C vediamo + tardi" e mi appoggiai allo schienale, sentendomi un po' agitata. I messaggi da analfabeti erano più rapidi, questo è vero, ma poi non così tanto. Avevo risparmiato la fatica di digitare tre caratteri in tutto. Però faceva parte del mio nuovo credo sperimentare cose diverse. Ci avevo provato e non mi era piaciuto per niente. Quel LOL poteva andare a farsi benedire. Non ero tagliata per l'analfabetismo, semplicemente non mi veniva naturale; anche se è bello provare cose nuove e tenere la mente aperta, quello che conta è solo rimanere fedeli a ciò che si è veramente (...). Forse il "tutto" che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo."

"Eleanor Oliphant sta benissimo",
Gail Honeyman

(Aleksandr Talyuka photography)