31/10/16

"Ad un tratto lei sa, in quell'istante sa che lui non la conosce, che non la conoscerà mai, che non avrà mai modo di conoscere un essere tanto perverso, che non potrà mai riuscire ad afferrarla."

"L'amante",
Marguerite Duras

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"Beauty is truth, truth beauty, - that is all
Ye know on earth, and all ye need to know."
John Keats,
"Ode on a Grecian Urn"

"Bellezza è verità, verità è bellezza, - questo solo
Sulla Terra sapete, ed è quanto basta."
John Keats,
"Ode su un'urna greca"


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"Ibernati, incoscienti, inesistenti,
proveniamo da infiniti deserti.
Fra poco altri infiniti ci apriranno
ali voraci per l’eternità.
Ma qui ora c’è l’oasi, catena
di delizie e tormenti. Le stagioni
colorate ci avvolgono, le mani
amate ci accarezzano.
Un punto infinitesimo nel vortice
che cieco ci avviluppa. C’è la musica
(altrove sconosciuta), c’è il miracolo
della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore."

Maria Luisa Spaziani,
“La traversata dell’oasi”

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30/10/16

"Buono più che vino il tuo frugarmi."

Cantico dei Cantici

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"I ricordi sono come pesci nell'acqua. A volte vengono fuori a frotte, a volte si nascondono. A volte ce n'è uno che si distacca dagli altri e nuota felice nelle acque tiepide cercando il sole."

Dacia Maraini,
"La ragazza di via Maqueda"

(Kesler Tran photography)

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"Il tiepido bagliore di una carezza non è che l'ombra invisibile di una lacrima."

"C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo",
Efraim Medina Reyes

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29/10/16

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"Ora si accorge che, per quanto egli cerchi di ribellarsi, il pensiero di lei lo perseguita in ogni istante millimetrico della giornata, ogni cosa persona situazione lettura ricordo lo riconduce fulmineamente a lei attraverso tortuosi e maligni riferimenti. Una specie di arsura interna in corrispondenza della bocca dello stomaco, su su verso lo sterno, una tensione immobile e dolorosa di tutto l'essere, come quando da un momento all'altro può accadere una cosa spaventosa e si resta inarcati allo spasimo, l'angoscia, l'ansia, l'umiliazione, il disperato bisogno, la debolezza il desiderio, la malattia mescolati tutti insieme a formare un blocco, un patimento totale e compatto."

"Un amore",
Dino Buzzati

(Michel Perez photography)

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"Eppure, in quella svergognata e puntigliosa ragazzina una bellezza risplendeva ch'egli non riusciva a definire per cui era diversa da tutte le altre ragazze come lei, pronte a rispondere al telefono. Le altre, al paragone, erano morte. In lei, Laide, viveva meravigliosamente la città, dura, decisa, presuntuosa, sfacciata, orgogliosa, insolente. Nella degradazione degli animi e delle cose, fra suoni e luci equivoci, all'ombra tetra dei condomini, fra le muraglie di cemento e di gesso, nella frenetica desolazione, una specie di fiore."

"Un amore",
Dino Buzzati

(Michel Perez photography)

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"Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato, i boschi, le pianure, i fiumi, le montagne, i mari, le valli, le steppe, di più, di più, le città, i palazzi, le pietre, di più, il cielo, i tramonti, le tempeste, di più, la neve, di più, la notte, le stelle, il vento, tutte queste cose, di per sé vuote e indifferenti, si caricano di significato umano perché, senza che noi lo sospettiamo, contengono un presentimento d’amore.
Quanto era stato stupido a non essersene mai accorto prima. Che interesse avrebbe avuto una scogliera, una foresta, un rudere se non vi fosse implicata un'attesa? E attesa di che se non di lei, della creatura che ci potrebbe fare felici? Che senso avrebbe la valle romantica tutta rupi e scorci misteriosi se il pensiero non potesse condurci a lei in una passeggiata del tramonto tra flebili richiami di uccelli?"

"Un amore",
Dino Buzzati

(Michel Perez photography)

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28/10/16

"Quando incontrai le sue gambe avvolte nella guaina delle calze a rete, accavallate come due magnifiche torri affusolate che dal ginocchio, piccolo e ossuto, si allungavano fin sotto all'inguine, ebbi la sensazione di aver incrociato la persona che avrebbe dato una svolta al mio destino, una svolta ed una scossa. Era superbamente bella. Nel suo sguardo lampeggiava un’aria altezzosa ed altera in cui riconobbi qualcosa che non riesco ad esprimere, che mi era familiare ed estraneo. Direi un fascino, una forza di attrazione che non mi saprei spiegare. Una forza gravitazionale, che è nelle cose più che nei nostri pensieri. Perché le cose accadono, le cose urgono, spingono… e il pensiero non può che seguirle."

Giorgio Linguaglossa,
"248 giorni"

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"Ora era nuda. La pelle più bianca sul seno e ai fianchi quasi non si distingueva, perché tutta la sua persona mandava quel chiarore azzurrino di medusa (...). Capiva che quel che ora la vita dava a lui era qualcosa che non a tutti è dato di fissare ad occhi aperti, come il cuore più abbagliante del sole. E nel cuore di questo sole era silenzio.
Tutto quello che era lì in quel momento non poteva essere tradotto in nient’altro, forse nemmeno in un ricordo."

Italo Calvino,
"Gli amori difficili"

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"Grandi quantità d’acqua non possono dissetare l’amore,
né possono sommergerlo le inondazioni.
Allora, cos'è che uccide l’amore?
Soltanto la disattenzione.
Non vederti quando mi stai davanti.
Non pensare a te nelle piccole cose.
Non spianarti la strada,
non prepararti la tavola.
Sceglierti per abitudine e non per desiderio,
passare davanti al fioraio senza accorgermene.
Lasciare i piatti da lavare,
il letto da rifare,
ignorarti al mattino, usarti la notte.
Desiderare un’altra persona
mentre ti bacio sulla guancia.
Dire il tuo nome senza ascoltarlo,
dare per scontato
che sia mio diritto pronunciarlo."

Jeannette Winterson,
"Scritto sul corpo"

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27/10/16

"Il divino è giorno e notte, estate e inverno, guerra e pace, sazietà e fame, e, similmente al fuoco, ogni volta che viene mescolato a un profumo, prende un nome diverso."

Ippolito,
"Confutazione"

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"Sii prudente.
La tua vita apri
solo a venti che portano carezza
di lontananza.
Lascia entrare i venti
che ti parlano di lontananza,
di ignoto, di svolte e bivi e sentieri;
che ti spingono verso nuovi orizzonti.
E’ tempo di andare,
tempo di mettersi in cammino.
Tempo di ricominciare a respirare."

Nathan Zach

(Christian Coigny photography)

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"Perché tra loro c'era qualcosa, che non era certo la pace e il buon senso cui gli altri aspiravano, ma che assomigliava piuttosto alla guerra che rende solitari e inquieti."

"Donne dagli occhi grandi",
Ángeles Mastretta

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26/10/16

"Non era solo delusione, era qualcosa di più, una sensazione simile a quella di chi si ritiene defraudato. Dentro di me qualche cosa si era spezzato, come se l'amore stesso mi avesse beffardamente tradito."

"L'uomo alla finestra",
Eugenio Fabbri

(Yasmine Chatila photography, "Stolen Moments")

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"Piena di passione e sensi di colpa, il che negli ultimi tempi le aveva conferito un passo fermo e un tremore nelle labbra con i quali la sua aria angelica aveva guadagnato giusto quel pizzico di malvagità necessario per apparire divina."

"Donne dagli occhi grandi",
Ángeles Mastretta

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"Oggi le mani sono la memoria.
L’anima non ricorda, è addolorata
da tanto ricordare. Ma nelle mani resta
il ricordo di quello che hanno stretto."

Pedro Salinas

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"Disegni nei miei occhi
la quiete del paesaggio.
Ridi
in mezzo alle foglie
come se illuminassi
pioppi lanciati
al cielo.
Porgi amore
al crosciare delle rapide
perché questa poesia
sorga alla terra."

Francisco Véjar

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25/10/16

"A volte penso di essere un sogno
Che qualcuno si è dimenticato di fare
Il sogno nel cassetto aperto nel momento sbagliato
Il dormiveglia di una dalia d’inverno
Che lascia i suoi petali alla brina che l’uccide
Grata di conservare intatto il suo cuore
Il cuore del cuore per la primavera alle porte
Aprile tu o aprimi tu
Che come me pensi a volte di essere un sogno
Che qualcuno si è dimenticato di fare
Un’altalena occupata che qualcuno si è dimenticato di spingere
Una foto con l’autoscatto venuta fuori trasparente
Che non si vede bene che si vede niente
Un nastro dimenticato annodato sul letto
Che da solo non sa sciogliere questo nodo
Né ricorda più come fu che tu o tu
Possiedi le dita delle mie mani
Le labbra della mia bocca
Il cuore che usa me per battere in sé per battere in te."

Aldo Busi,
"L'amore trasparente"

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"Bene, vediamo un po' come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi 
per spargere il tuo polline e ripeterti, 
se hai fioritura languida o violenta, 
che portamento prendi, dove inclini, 
se nel morire infradici o insecchisci, 
avanti su, io guardo, tu fiorisci."

Patrizia Cavalli

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"Non voglio far dissolvere nessuno
dei miei fantasmi personali.
Voglio cominciare a conoscerli bene,
intimamente.
Adoro sentirmi in mondi per niente familiari,
disorientata, spaesata.
Non sono come la maggior parte delle persone,
frammentate in migliaia di pezzetti.
Sono un insieme,
un oceano di sensazioni, scintillii,
seta, pelle, occhi, bocche,
desiderio."

Anaïs Nin

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24/10/16

"I miei pensieri sono qualcosa che la mia anima teme.
Fremo per la mia allegria.
A volte mi sento invadere da
una vaga, fredda, triste, implacabile
quasi concupiscente spiritualità."

Fernando Pessoa

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"Perché mai interrogarsi sui sogni di un uomo, quando si può girovagare di persona tra tanti sogni?"

"Mariti",
Ángeles Mastretta

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"Claudia sapeva meglio di chiunque altro che chi impara a stare da solo impara a capire quello che vuole. Lei sapeva stare da sola, sapeva quello che voleva."

"Mariti",
Ángeles Mastretta

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23/10/16

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"V'è una nostalgia delle cose che
non ebbero mai un cominciamento."

Carmelo Bene

(Christian Coigny photography)

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"Devi essere arrivato in città.
Lo vedo chiaramente
tutte le case mi stanno sorridendo
hanno capito che ti amo
devi essere arrivato in città
lo vedo dagli alberi del parco
hanno foglie vibranti
ricevono baci dal sole e dal vento
devi essere arrivato in città
perciò questa gioia incredibile
dalla luce e dall’alba
dalle barche a vela e dalla brezza
tutto è diverso oggi
quel che ieri era una lunga serie di case grigie
oggi è dipinta di oro e porpora dal tramonto del sole
quella che ieri era gente qualunque
che andava all’autobus o all’auto
oggi sono persone con una vita dentro
ciò che ieri era traffico e frastuono
oggi è il battito del cuore della città
quello grande che fa muovere tutto.
In breve tu devi essere arrivato in città."

Marie Takvam

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"Troppe le volte che ci giriamo intorno.
Poche le volte che ci guardiamo da vicino."

Ima GI

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22/10/16

"Se le mie parole potessero
essere offerte a qualcuno
questa pagina
porterebbe il tuo nome."

Antonia Pozzi
(Epigrafe ad una raccolta di poesie)

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Poi Lang disse: "Tu vai pazza per le parole, vero?", guardò Lenore. "Vero che vai pazza per le parole?"
"Cioè? Che significa?"
"Significa che mi dai l’idea di una che va pazza per le parole. O forse pensi che siano loro a essere pazze."
"In che senso?"
Lang guardò nel tavolino di vetro, poi si toccò distrattamente il labbro superiore, con un dito.
"Nel senso che le prendi terribilmente sul serio", disse. "Tipo come se fossero un bisturi, o una motosega che rischia di tagliarti con la stessa facilità con cui taglia gli alberi."

David Foster Wallace,
"La scopa del sistema"

(Robert Doisneau photography)

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"La mia stanza ha il vuoto che le lasci.
Non le manca la sedia, ma il tuo posto.
Non manca il giradischi,
la tua voce manca
e il silenzio dell'averti intorno.
Mancano gli occhi tuoi più dello specchio."

Alfonso Gatto

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- Io ti credo.
- Come puoi dirlo?
- Credere non è vedere. Credere è sentire.

Jamie Ford,
"Come un fiore ribelle"

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21/10/16

"Ribaciami in uno stelo di amore
e pensa alla giovinezza che mi prende
e mi ha lasciato sola per lunghi anni."

Alda Merini

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"Dire che sei un pensiero ricorrente
è poco se mi voglio un po’ sincero
pensare che le frasi che ti scrivo
le usi come lama per tagliare.

Preparo il pane, faccio il panettiere
farina, acqua e lievito del cuore
e forza delle mani; impasto e impreco
e poi semplicità da sprofondare.

Lo faccio con le cose che so fare:
con le parole ed il rimescolare
di una sintassi che mi fa impazzire.

Preparo il pane e poi lo metto in forno
e quando è caldo sentine il profumo.
Taglia se vuoi: che niente vada perso."

Giovanni Petta

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"Sai Alice, certi amori, quelli sbagliati, sono come le sigarette: meglio smettere."
"E come fai a riconoscerli?"
"Te ne accorgi quando respiri l'aria pura e te lo senti dentro che è diversa dal fumo, che sa di buono... e capisci che è l'aria pura che vuoi."

Giulia Carcasi, 
"Ma le stelle quante sono"

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20/10/16

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"Anche tu hai preferito sentire la mia mancanza,
perché avermi forse ti costava fatica.” 

"Non ti muovere",
Margaret Mazzantini

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"Esiste qualcosa di più grande e più puro 
rispetto a ciò che la bocca pronuncia. 
Il silenzio illumina l'anima, 
sussurra ai cuori e li unisce. 
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi, 
ci fa veleggiare 
nel firmamento dello spirito, 
ci avvicina al cielo; 
ci fa sentire che il corpo 
è nulla più che una prigione, 
e questo mondo è un luogo d'esilio."

Khalil Gibran

(Kesler Tran photography)

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 "Questa notte, cercando la tua bocca in un’altra bocca,
quasi credendoci, perché così da cieco è questo fiume
che mi attira nella donna e mi sommerge fra le sue palpebre,
che tristezza nuotare infine verso la sponda del sopore
sapendo che il piacere è questo ignobile schiavo
che accetta le false monete, e le fa circolare sorridendo.
Dimenticata purezza, come vorrei riscattare
questo dolore di Buenos Aires,
questa attesa senza pause né speranza.
Solo nella mia casa aperta sopra il porto
un’altra volta ancora cominciare ad amarti,
un’altra volta ancora trovarti nel caffè della mattina
senza che tante cose irrinunciabili siano state.
E non dover ricordare questa dimenticanza
che sale per niente, per cancellare dalla lavagna i tuoi pupazzetti
e non lasciarmi che una finestra senza stelle."

Julio Cortázar

(Brittany Markert photography)


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