Così parlo di te e di me
Perché ti amo e nell’amore so
entrare come Plenilunio da ogni parte.
Di te hanno sentito parlare le onde,
come accarezzi, come baci,
come sussurri il «cosa» e il «sì»
tutt’intorno alla gola, alla baia.
Sempre noi la luce e l’ombra.
Sempre tu la piccola stella e sempre io l’oscuro natante
Sempre tu il porto e io il faro di destra
Il molo bagnato e il bagliore sopra i remi
In alto nella casa con i rampicanti
Le rose intrecciate, l’acqua che si fa fredda.
Sempre tu la statua di pietra e sempre io l’ombra che cresce
Tu l’imposta accostata, io il vento che la apre
Perché ti amo e ti amo
Sempre tu la moneta e io l’adorazione che le dà valore.
Tanto la notte, tanto l’urlo nel vento
Tanto la goccia nell’aria, tanto il silenzio
Tutt’intorno il mare despota
L’arcata del cielo con le stelle
Tanto il tuo più piccolo respiro.
E ormai non ho altro
tra le quattro pareti, il soffitto, il pavimento,
se non l’urlo che è tuo e colpisce la mia voce,
l’odore che è il tuo e s’infuriano gli uomini.
perché non sopportano quel che non hanno
provato ed è loro straniero, è presto... mi senti,
è presto ancora in questo mondo amore mio
Per parlare di te e di me.
Odisseas Elytis