"Non ricordo più nemmeno bene il suo volto: e dunque ancor meno il suo braccio, di cui arrotolai la pelle fra due dita; o la sua bocca che la mia afferrò come una piccola onda disperata, che mina senza fine qualche cosa. La rovesciai su una cesta di cuscini e di teli da nave, in un angolo buio. Non ricordo che le sue mutandine dai pizzi bianchi. Poi, oh disperazione, la parete diventò vagamente l'ombra degli alberi, e io m'inabissai nella tristezza amorosa della notte."
"I deserti dell’amore",
Arthur Rimbaud
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