Se il silenzio è
un movimento bianco che fa eco nel petto,
un’improvvisa accelerazione di battito, un tonfo,
tu porgimi gli occhi
e fammi vedere
quanto affanno c’è nella distanza,
di questo viso che cerca la tua direzione
per una formazione cava che
scava gli zigomi, taglia le labbra ancora senza suono, divarica le ciglia
non usurate dal mondo.
Fai in modo che io sia
la parola che ti manca
perché non c’è nitidezza nel ricordo,
è senza origine
il lento approssimarsi
di un addio.
Vanna Carlucci
(Lilli Waters photography)