26/04/21

Se il silenzio è
un movimento bianco che fa eco nel petto,
un’improvvisa accelerazione di battito, un tonfo,
tu porgimi gli occhi
e fammi vedere
quanto affanno c’è nella distanza,
di questo viso che cerca la tua direzione
per una formazione cava che
scava gli zigomi, taglia le labbra ancora senza suono, divarica le ciglia
non usurate dal mondo.
Fai in modo che io sia
la parola che ti manca
perché non c’è nitidezza nel ricordo,
è senza origine
il lento approssimarsi
di un addio.

Vanna Carlucci

(Lilli Waters photography)

23/04/21

Ogni secondo, ogni frazione di tempo è un universo. Ho abolito tutto il prima e il dopo fissandomi così sull’istante nel tentativo di scoprirne l’infinita ricchezza. Vivere il tempo come tempo, il secondo per quello che è, rappresenta il tentativo di sfuggire alla drammaticità del divenire. Quello che riusciamo a vivere nel secondo è sempre qualcosa di particolarmente intenso, che prescinde dall’aspettativa del futuro e dal ricordo del passato, finalmente liberato dalla continua presenza della memoria.

Italo Calvino,
“Ti con zero”

(Jean-Claude Bélégou photography)

18/04/21

Avvicinati piano ai miei domini;
che le tue dita tentino lo spazio
ciecamente, l’oscurità che avvolge
il mio corpo; che costruiscano un cammino
e giungano a me attraverso il velo
spesso e taciturno delle ombre.
Salvami con la luce che hai fra le dita
se mi toccano, scongiura l’indolenza,
scaldami o ustionami col tatto
splendido e chiaro delle tue mani.
Come le farfalle della notte
fino alla fiamma volerò – da te evocata –
ché preferisco bruciare che rimanere oscura.

Josefa Parra

(Ray Fritz photography)

14/04/21

Donna che gira nuda per la casa
tutto mi ammanta di una grande pace.
Non è nudità datata, provocante.
È un girar di nudità vestita,
innocenza di sorella e bicchier d’acqua.
 
Il corpo neppure lo si nota
al ritmo che lo porta.
Passano curve in stato di purezza,
dando alla vita un nome: castità.
 
Peli che affascinavano non turbano.
Seni, natiche (tacito armistizio)
riposano dalla guerra. E anch’io riposo.

Carlos Drummond de Andrade

11/04/21

Sei stata antica
in quel tuo mistero d'amore,
dicendo coi gesti
mute parole di assenso.
Ti sentii così mia che temetti
di smarrirmi nella tua femminilità.
Non c'è traccia di ricordo, ma vita
nei passi con cui osasti sfidare i miei sensi
salendo da me
come fossi attesa da sempre.

Costantino Marco,
“Quaderno bizantino”

08/04/21

Dietro l'attesa c'è tutto: il permesso gratuito di evocare un bel viso o di dialogare con un'ombra.

Dominique Blondeau

(Jiří Růžek photography)

06/04/21

La mia casa parlerà di me. La mia casa dirà loro che sono calda e ricca. La casa dirà loro che dentro di me queste stanze di carne e di rosso lacca, verdi oceanici su cui camminare, dentro di me ci sono candele accese, fuochi vivi, ombre, spazi, porte aperte, rifugi e correnti d’aria. Dentro di me c’è il calore e il colore.

Anaïs Nin,
da “Figli dell'Albatros”

03/04/21

La musica era il mio rifugio. 
Ho potuto strisciare nello spazio tra le note 
e dare la schiena alla solitudine.

Maya Angelou

01/04/21

Ti ho parlato a distanza,
la prima volta. Con gli occhi.
Dentro il tuo passo, voltandomi
negli adagi e nei mossi delle
tue anche svelte.
Ti ho guardata da lontano,
una seconda volta. Con la voce
chiara lungo la tua schiena:
bianca pietra di paragone
per una linea del tempo.
Ti ho attesa qui vicino,
una volta ancora. Con il respiro
denso di una notte fredda
lungo una superficie di ore.
I nostri incontri sono scritti
in questi giorni puri.

Pierpaolo Annunziata,
da “Trame confesse”

(Céline Andrea photography)