27/06/24

Vieni, mia Signora, vieni,
ogni riposo spregian le mie forze,
fintanto che non mi affannerò,
io rimarrò in affanno.
Via quel felice busto, ch'io invidio
perché può starti sempre si vicino.
La tua veste, cadendo,
rivela un paesaggio così bello,
come quando l'ombra del colle
si ritrae dai prati in fiore.
Via quella metallica coronetta,
e mostra il diadema di chiome
che cresce sul tuo capo.
Via quelle scarpe,
e poi sicura penetra
in questo caro tempio d'amore,
questo soffice letto.

John Donne,
Elegia XIX - “Alla sua donna andando a letto”

26/06/24

Amo della poesia la spontaneità della prosa
e l’immagine velata,
senza una luna per l’eloquenza:
quando cammini scalza,
la rima abbandona l’amplesso delle parole
e si spezza la cadenza
al culmine della prova.
Un poco di notte accanto a te
basta per farmi uscire dalla mia Babilonia
verso la mia essenza, la mia fine.
Nessun giardino in me
e tu, tu sei tutta.
E da te trabocca il me libero e buono.

Maḥmūd Darwīsh

24/06/24

Dissemino le stelle intorno al mio corpo
comunicando con ogni forma sensibile,
con ogni cellula:
che cosa sono il nome,
il verbo, l'identità?
Né il divieto mi annulla
né l'imperativo mi plasma
né il nome mi contiene.

Wafaa Lamrani

22/06/24

Lei per sedurmi, al posto delle gambe, usava la sua creatività: certo, la parte fisica è importante, però diceva sempre che una poesia da spogliare è meglio di qualsiasi cosa da mettere. Ecco perché il nostro letto sembrava un libro aperto alla nuda pagina giusta.

Gianluca Nadalini

21/06/24

Aspettare, aspettarti.
Ma un solo presente
presuppone l’attesa: tu.
Se non ci sarai
all’altro capo,
è al nulla che il mio animo
si rivolge.
E allora tutto è vano,
io stessa non ho ragione
e i miei pensieri
mancano di significato e il mondo non esiste,
crollano le persone,
si dissolvono le città
come nuvole e vapore,
muore il sole, vive l’ombra,
tutto è spento, dormono
le ali, cessano di vibrare,
perché soltanto attenderti
tiene sveglia la mia vita.
Allora, aspetto.

Kalindi Achala

(Janosch Simon photography)

19/06/24

Benché l'onda
delle parole
ci sovrasti sempre,
le nostre profondità
sono sempre silenti.

Khalil Gibran

(Linee di tempo - Norman Tacchi photography)

17/06/24

Il mare brucia le maschere,
le incendia il fuoco del sale.
Uomini pieni di maschere
avvampano sul litorale.

Tu sola potrai resistere
nel rogo del carnevale.
Tu sola che senza maschere
nascondi l’arte d'esistere.

Giorgio Caproni

(Lionel Duval photography)

15/06/24

Solo io mi dico addio
e solo io mi accolgo.
Il desiderio è il mio cammino e la tempesta la mia bussola
in amore non getto l’ancora in nessun porto.
Di notte lascio gran parte di me stessa
poi mi ritrovo e mi abbraccio appassionatamente al ritorno.
Gemella del flusso e del riflusso
dell’onda e della sabbia
dell’astinenza della luna e dei suoi vizi
dell’amore
e della morte dell’amore.
Di giorno
la mia risata appartiene agli altri, ma la mia cena segreta
mi appartiene.
Chi comprende il mio ritmo mi conosce
mi segue
ma mai mi raggiunge.

Joumana Haddad

(Sebastian Bruni photography)

13/06/24

Entrò nelle mie celle recondite.
Dissi: dalla sua vibrazione
i miei spazi sono stati posseduti.

Un vento al quale nulla sfugge
si accende nelle vele
del mio desiderio.

Le sorgenti del riparo
s’intensificano.

Clara Janés

(Jenna Putnam photography)

11/06/24

Non diceva parole
ascoltava soltanto un corpo interrogante
ignorando che il desiderio è una domanda
per cui non c’è risposta
una foglia il cui ramo non esiste
un mondo di cui il cielo non esiste.

L’angoscia si fa strada tra le ossa
risale per le vene
erompe nella pelle
in zampilli di sogno
fatti carne che interrogano le nubi.

Qualcuno che ci sfiori
uno sguardo fugace tra le ombre
basta perché il corpo s’apra in due
avido di ricevere in se stesso
altro corpo che sogni
metà e metà
sogno e sogno
carne e carne
uguali in figura
in amore
in desiderio.

E sia pure soltanto una speranza
ché il desiderio è una domanda 
la cui risposta nessuno conosce.

Luis Cernuda

08/06/24

L’ultima notte, prima di andare, quando il nostro convivere era disarmante anche per le stelle, ho confidato i miei respiri alla sciocca luna che sembrava impiccata nel cielo. Avevo fame, ancora fame, ancora una volta il nostro romanzo incompiuto, molti paragrafi, capitoli, molte parole, molte correzioni, nessuna voglia di dormire, nessuna fotografia da trascinarmi dietro […]. Così sono uscito che sembrava luce, ma era soltanto un altro cielo.

“Ho tutto il tempo che serve”,
Gianluca Nadalini

06/06/24

Separare il tatto dalle mani
verso un repertorio differente
di esercizi di sottrazione

Toccare solo la tua voce
Poi: solo il tuo odore
Poi: solo la tua luce

Poi:
l’incompiuto in tua presenza
non conoscere

E calzare di nuovo il tatto
per toccare il tuo corpo
per toccare nella tua nudità
la nudità stessa della nudità.

Ulalume González de León

04/06/24

Io sono questa

sono la donna senza abito
senza tacco
senza la notte di luna vera
con le rughe sul silenzio

Questa sono

corpo frammentato da carezze taglienti
baci umidi serpenti
donna
di approdi mai giunti.

Emanuela Mannino

(John Casado photography)

02/06/24

Per nessun altro, amore,
avrei spezzato questo beato sogno.
Buon tema alla ragione,
troppo forte per la fantasia.
Fosti saggia a destarmi.
E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta
per far veri i sogni e le favole storia.

John Donne