25/05/24

Per salvarsi si legge. Ci si consegna a un gesto meticoloso, una strategia di difesa ovvia ma geniale. Per salvarsi si legge. Linimento perfetto. Ché forse per tutti, leggere è fissare un punto per non alzare lo sguardo sulla confusione del mondo, gli occhi inchiodati sulle righe per sfuggire a tutto, le parole che una a una stringono il rumore in un imbuto opaco fino a farlo colare in formine di vetro che chiamano libri. La più raffinata e vigliacca delle ritirate. Dolcissima. Chi può capire qualcosa della dolcezza se non ha mai chinato la propria vita, tutta quanta, sulla prima riga della prima pagina di un libro? Quella è la sola, e più dolce custodia di ogni paura.

“Noi due come un romanzo”,
Paola Calvetti