29/04/24

Trapassando di amore in amore, di addio in addio, lentamente per i secoli ci si lega in presenza ed in assenza […]. Ci angustiava la nostra ricorrente solitudine: ci chiedevamo che mai significassero quelle separazioni, commiati e scissioni che ininterrottamente invadevano la nostra vita. E ci provavamo a immaginare teorie ed ipotesi, onde risultasse che o la solitudine fosse identica al suo contrario, o in qualche modo venisse emendata e illuminata alla fine dei secoli, così da concludere nel suo contrario: e questo volevamo conseguire.

“Hilarotragoedia”,
Giorgio Manganelli

(Jean Claude Sanchez photography)