18/04/24

Abito senza pieghe questa presenza,
non bastano spilli e nemmeno respiri.
Voce per poche lettere scucite coi denti.
Mi vesto allora del tuo tempo
spiegata alla carezza che imperla l’orlo,
calda del gesto e del tormento.
Ferita irrimarginata tra sera e risveglio,
approdo e tempesta, calice e cielo.
Il groviglio di sangue in grembo dice domani.
E, tu, perpetuo moto
a creare ogni momento quello che manca.

Angela Greco