27/08/24

Il passato non è passato perché il passato non passa affatto e allora perché usiamo questa parola imprecisa per dare un nome alla memoria incancellabile? Memoria e passato sono due cose diverse? Sogno e memoria e passato sono tre cose diverse? Chi può dire di mordere il presente senza portarsi via anche consistenti brandelli di passato? Chi può dire del proprio passato che è davvero passato?
Ora che ho l’età che ho, quell’Amore e quel Tempo non esistono più, quell’idea di amore, così come quell’esperienza del tempo hanno subito la più radicale delle metamorfosi, tanto che devo compiere una professione di fede per convincermi che siano davvero esistiti e che non siano, invece, frutto della mia immaginazione. D’altra parte, che differenze sostanziali ci sono tra il ricordo e il sogno, tra il sogno e la fantasia, tra il ricordo e la fantasia? Nessuna. Per come ragiona adesso la mia mente, con gli anni che filano via in accelerazione come granelli di sabbia colorata in una clessidra prossima alla fine, ritornare al me stesso di allora è esattamente come inventare un personaggio tra l’eroico e il patetico, con i tratti tipici dell’eroismo e del patetismo giovanile […]. Quando non vedi e non senti una persona per mesi e poi anni e anni, quella persona è morta anche se è viva, o meglio vive nei ricordi e basta, esattamente come quelli che sono morti per davvero.

“Innamorato”,
Marco Drago

(Aleksandr Prishchepov photography)